Recentemente abbiamo ripensato al ruolo dei dipartimenti marketing all’interno delle aziende, il loro peso e l’incidenza che possono avere nel processo evolutivo di un business. Siamo simpaticamente giunti alla conclusione che i marketer sono (o dovrebbero essere) un po’ come il Grande Fratello, che tutto vede, tutto analizza e (si spera) tutto influenza.
Intendiamoci, l’intento di un marketer non dovrebbe essere tanto quello di controllare la mente dei clienti in una corsa forsennata al capitalismo, quanto piuttosto dovrebbe essere quello di supervisionare tutte le attività in essere e di agire tempestivamente non appena riscontra anomalie (per evitarle in futuro) o casi di successo (per riproporli), in un’ottica di costante miglioramento del rapporto con il cliente - che per inciso oggi acquista soprattutto dove vede un valore nell’esperienza complessiva, più che in un singolo prodotto o in uno sconto.
A pensarci bene il lavoro del marketing è quello di soddisfare il cliente ancor prima che lui o lei possa aspettarselo ma per procedere in tal senso è necessario che i KPI a livello aziendale (e non solo di team) siano allineati e le tecnologie che consentono di raccogliere e organizzare i dati in maniera chiara, lineare e comprensibile, siano accompagnate da competenze strategiche ed expertise esecutiva.
Le tre tattiche di questa settimana si concentrano su quell’attività a monte da Grande Fratello che menzionavamo poc’anzi:
Attribuzione delle conversioni. Misura le performance e visualizza il volume di business che ogni canale genera, in modo da essere consapevole del ruolo e del peso di ciascun canale lungo il customer journey e del modo in cui i diversi canali coesistono fra loro generando conversioni. Google Analytics fornisce un’analisi imprecisa della reale attribuzione delle conversioni, perdendo per strada circa il 10-15% delle interazioni dei clienti.
Modello RFM (recency, frequency, monetary). Assegna un punteggio ai clienti in base alla recency, alla frequenza di engagement e al loro
valore economico vero e proprio. Il costante monitoraggio di queste 3 metriche farà sì che gli sforzi per far crescere numero e valore dei clienti abbiano un senso e consentirà di prevenire il churn.
Segmentazione degli analytics. Segmenta gli utenti in base ai tuoi specifici marketing KPI. Un miglior allineamento degli obiettivi garantirà che ogni campagna di marketing raggiunga i risultati desiderati e, cosa ancora più importante, assicura che questi siano immediatamente misurabili. Assicurati che i marketing analytics non siano solo un riassunto dei risultati delle campagne marketing ma che forniscano insight utili per le campagne future.
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