Media, tech e pubblicità: le 10 notizie che hanno segnato il 2025
Dalle grandi manovre nell’industria dei media alle sfide dell’AI, passando per sport, editoria e nuovi poli della comunicazione: un anno di trasformazioni che ridisegnano il mercato
Più che un anno di singoli colpi di scena, il 2025 è stato un anno di riassestamento per media, tech e pubblicità. Le grandi manovre tra gruppi internazionali, il peso crescente delle piattaforme guidate dall’AI e le nuove dinamiche tra contenuti, audience e investimenti hanno reso evidente che il settore sta entrando in una fase diversa. Abbiamo provato a raccogliere in un articolo le dieci notizie che secondo noi hanno segnato maggiormente l’anno che si avvia a conclusione. Non vanno lette come fatti in sé, ma come tasselli di un mosaico che racconta come si stanno ridefinendo equilibri, modelli di business e strategie.
La scalata europea di MFE e la visione di Pier Silvio Berlusconi
Con l’OPA riuscita su ProSiebenSat.1, MFE-MediaForEurope nel 2025 arriva al traguardo che Pier Silvio Berlusconi indica da anni: costruire un polo europeo dei media fondato sulla tv generalista e sulla forza dei contenuti locali, in un contesto dominato dal racconto sullo streaming globale. L’operazione rafforza un modello alternativo ai big tech, basato su audience ampie, raccolta pubblicitaria paneuropea e sinergie industriali tra broadcaster. Una scommessa controcorrente, che ridà centralità alla TV come piattaforma culturale e commerciale.
- La notizia su Engage: https://www.engage.it/media-industry/mfe-sale-al-756-di-prosiebensat1-e-crea-il-polo-europeo.aspx
La fusione Omnicom–IPG e il futuro delle holding globali
La fusione tra Omnicom e Interpublic Group, annunciata nel 2025, dà vita al più grande gruppo di comunicazione al mondo per ricavi e scala globale. Ma oltre ai numeri, l’operazione racconta un’industria in trasformazione: l’unione nasce anche come risposta alla pressione crescente delle big tech e all’impatto strutturale dell’intelligenza artificiale su creatività, media e dati. Un segnale che i modelli espansivi tradizionali delle holding vengono messi in discussione e ripensati, in un mercato dove tecnologia, piattaforme e velocità contano quanto – se non più – della dimensione.
- La notizia su Engage: https://www.engage.it/agenzie/omnicom-completa-lacquisizione-di-interpublic-e-diventa-il-primo-gruppo-pubblicitario-del-mondo.aspx
Netflix, Warner Bros. e la battaglia per il controllo dei contenuti
L’accordo siglato da Netflix con Warner Bros. Discovery per acquisire gli studios cinematografici, HBO e HBO Max in un’operazione da 82,7 miliardi di dollari, segna una svolta storica nel rapporto tra streaming e contenuti tradizionali. La mossa rafforza il posizionamento di Netflix nel momento in cui lo streaming entra in una fase di maturità e competizione diretta con i grandi gruppi media. Un equilibrio però subito messo in discussione dall’OPA ostile di Paramount, che punta a ribaltare l’intesa con implicazioni regolatorie e strategiche enormi per l’intero ecosistema media. Per capire come si ridisegnerà davvero la mappa del settore, però, bisognerà attendere il 2026.
La notizia su Engage: https://www.engage.it/media-industry/netflix-annuncia-l-acquisizione-di-warner-bros-operazione-da-827-miliardi-di-dollari.aspx
Sanremo 2025: il primo Festival di Carlo Conti dopo Amadeus
Era naturale nutrire timori sulla tenuta di Sanremo dopo le edizioni di grande successo con Amadeus, ma la 75ª edizione sotto la guida di Carlo Conti ha risposto con numeri straordinari. Con una media di 12,5 milioni di spettatori e una raccolta pubblicitaria record, il Festival ha confermato il suo ruolo di grande evento mediatico nazionale, il vero “Super Bowl italiano” per brand e investitori. Un successo che rafforza anche il sodalizio tra Rai e la città ligure: grazie al nuovo accordo con il Comune di Sanremo, il Festival resta saldamente nel perimetro del servizio pubblico anche per gli anni a venire.
La notizia su Engage: https://www.engage.it/media-industry/sanremo-2025-record-di-ascolti-e-investimenti-pubblicitari-il-festival-piu-visto-degli-ultimi-25-anni.aspx
WPP e la nuova era con Cindy Rose alla guida
Nel 2025 WPP apre una nuova fase con l’insediamento di Cindy Rose come CEO, manager con un profilo fortemente tecnologico e internazionale: ex Microsoft, Vodafone e Virgin Media O2, Rose porta nel gruppo una visione costruita tra piattaforme, dati e trasformazione digitale. Una scelta non casuale per WPP, chiamata a risalire la china dopo mesi complessi, tra risultati sotto pressione e un mercato sempre più dominato da big tech e AI. La sua nomina segna la volontà di ripensare il modello delle grandi holding, puntando su integrazione, semplificazione e innovazione.
- La notizia su Engage: https://www.engage.it/agenzie/cindy-rose-debutta-alla-guida-di-wpp-abbiamo-tanto-lavoro-davanti.aspx
Le big tech, l’AI e il nuovo baricentro dell’advertising
Nel 2025 Google, Meta e Amazon completano un passaggio cruciale: l’AI non supporta più le campagne, le governa end-to-end. Sistemi come Performance Max, Advantage+ e le soluzioni AI di Amazon integrano creazione, test, ottimizzazione e distribuzione degli annunci, combinando asset di base in centinaia di varianti e selezionando in autonomia quelle più performanti. Nessun altro attore può offrire questa integrazione tra AI, dati storici e accesso a miliardi di utenti. Il risultato è evidente: performance migliori per gli inserzionisti, ma anche un riequilibrio del potere nella filiera, che spinge le agenzie a ridefinire il proprio ruolo.
- L'approfondimento su Engage: https://www.engage.it/social-media/meta-svela-nuove-soluzioni-ai-per-il-marketing-digitale.aspx
Dagli Agnelli a Del Vecchio: cambia la geografia dell’editoria italiana
Nel 2025 la famiglia Agnelli esce definitivamente dall’editoria con l’annuncio della cessione di la Repubblica, chiudendo una lunga stagione che ha segnato il rapporto tra grandi gruppi industriali e informazione. Nello stesso momento, però, un altro cognome dell’imprenditoria italiana si affaccia sul settore: Leonardo Maria Del Vecchio entra nel capitale de Il Giornale. Un’operazione che rappresenta il primo tassello di un progetto più ampio, volto a costruire un nuovo polo editoriale italiano, in controtendenza rispetto al disimpegno di altri grandi gruppi e in un mercato profondamente trasformato dal digitale.
- La notizia su Engage: https://www.engage.it/media-industry/leonardo-del-vecchio-acquisisce-il-30-de-il-giornale-e-annuncia-il-progetto-di-un-nuovo-polo-editoriale.aspx
Il tennis torna protagonista: l’effetto Sinner sulle audience
Nel 2025 il tennis vive un vero boom di ascolti, diventando uno dei fenomeni sportivi e mediatici dell’anno. Merito anche di Jannik Sinner, capace di trasformare i suoi successi in un potente moltiplicatore di audience e interesse commerciale. I grandi tornei registrano crescite significative in TV e sulle piattaforme digitali, attirando investimenti pubblicitari e nuovi sponsor. Un segnale chiaro di come lo sport, quando intercetta un campione generazionale, possa tornare a essere un asset centrale per broadcaster e brand, ampliando pubblico e valore editoriale.
- Approfondimento su Engage: https://www.engage.it/brand-e-aziende/effetto-sinner-quando-il-carisma-silenzioso-diventa-un-modello-di-marketing.aspx
Bending Spoons e Next Different: due strade italiane per crescere
Nel 2025 due realtà italiane si sono messe in grande evidenza per i rispettivi percorsi di crescita, seppure con approcci molto diversi. Bending Spoons continua una strategia marcatamente globale, basata sull’acquisizione di piattaforme digitali già affermate – dal video streaming agli eventi – integrandole in un modello tech-driven e fortemente centralizzato. Nel mondo della comunicazione, invece, Next Different lavora a un polo indipendente costruito per aggregazione di competenze e culture, come dimostra l’ingresso di Uniting nel gruppo.
👉 Notizia su Engage: https://www.engage.it/agenzie/next-different-e-uniting-fusione.aspx