Il Festival di Sanremo 2025 entra nella storia della televisione italiana, registrando numeri straordinari sia in termini di audience che di raccolta pubblicitaria. Con una media di 12,5 milioni di spettatori e una share del 67,1% nelle 5 serate, l’edizione condotta da Carlo Conti, vinta da Olly con il brano “Balorda nostalgia”, è stata la più vista dal 2000 e ha segnato la quota di share più alta dal 1987. Un successo che conferma la centralità del Festival non solo come evento musicale e televisivo, ma anche come fenomeno culturale e mediatico senza paragoni nel panorama italiano.
Gli ascolti: un Festival sempre più giovane
A tracciare il bilancio dell’audience è stato Marcello Ciannamea, Direttore dell'Intrattenimento Prime Time Rai, che domenica nella conferenza stampa di chiusura ha parlato di un’edizione capace di attrarre sempre più pubblico e sempre più giovane, con una crescita significativa anche rispetto al 2024, ultimo Sanremo condotto da Amadeus.
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«Il Festival di Sanremo 2025 ha registrato una media di 12,5 milioni di spettatori, con uno share del 67,1%, segnando un incremento del 6,8% rispetto allo scorso anno, pari a circa 800.000 spettatori in più» ha dichiarato Ciannamea (nella foto qui sotto)

La serata finale ha ottenuto un ascolto medio di 13,4 milioni di spettatori, con il 73,1% di share, confermando l’enorme seguito dell’evento, anche se senza superare il record assoluto della finale del 2024.
Ma il dato più significativo riguarda il pubblico giovane, sempre più protagonista del Festival. «Sanremo è sempre più un Festival dei giovani», ha sottolineato Ciannamea. I 15-24enni hanno registrato numeri eloquenti: 88,4% di share nella serata finale e 84,3% nella media delle cinque serate. Anche le fasce 4-14 anni (78% di share) e 25-34 anni (73%) hanno confermato un forte coinvolgimento.
«Sanremo sta diventando un evento sempre più trasversale», ha spiegato Ciannamea. «Mentre l'interesse cresce tra i giovani, anche gli over 55 continuano a seguire il Festival con attenzione, con una media di share del 61,4% nelle cinque serate e del 68% nella serata finale».
Sanremo sempre più digitale: i numeri tra streaming e interazioni social
Oltre alla televisione, il Festival continua a crescere sul fronte digitale, consolidando la sua capacità di attrarre pubblico attraverso nuove piattaforme.
«Il 12% del tempo dedicato alla visione del Festival è arrivato dalle piattaforme digitali, per un totale di 6,7 milioni di ore cumulate», ha spiegato Ciannamea, evidenziando il ruolo sempre più centrale dello streaming e della fruizione on-demand.
Anche i social media hanno giocato un ruolo chiave nell’amplificare il successo del Festival: le video views sono aumentate del 40% rispetto al 2024, raggiungendo quota 399 milioni, mentre le interazioni hanno totalizzato 99 milioni nei cinque giorni di Festival, in questo caso pareggiando il dato dello scorso anno.
Pubblicità da record: superati i 65 milioni di euro
Il Festival di Sanremo non è solo un fenomeno televisivo, ma anche un colosso economico. La raccolta pubblicitaria dell’edizione 2025 ha toccato quota 65.258.000 euro, segnando un +8,5% rispetto al 2024.
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Luca Poggi, AD di Rai Pubblicità, ha commentato il risultato con entusiasmo: «Abbiamo sempre definito Sanremo il Super Bowl italiano, ma non penso che il Super Bowl riesca a fare l’88% di share sui giovani. Questo è un risultato epocale».
Poggi (nella foto qui sotto) ha sottolineato come il successo del Festival sia frutto anche di una strategia di valorizzazione degli sponsor. «I nostri partner hanno contribuito a rendere questa edizione un evento unico. Suzuki, Tim, Eni, Costa Crociere, Veralab, Coca-Cola, Generali, Novi, The Mall Sanremo, Immobiliare.it hanno dato vita a iniziative che hanno animato il Festival dentro e fuori dall’Ariston», ha dichiarato.

Appuntamento al 2026, ancora con Carlo Conti al timone
Con ascolti mai così alti negli ultimi 25 anni e una raccolta pubblicitaria record, Sanremo si conferma l’evento più seguito e redditizio della televisione italiana. «L'edizione del Festival di Sanremo che si è appena conclusa – coronata da un grandissimo successo di ascolti – è stata un evento entusiasmante, capace di coinvolgere il Paese in uno splendido affresco della musica italiana. Un Festival davvero di tutti, un perfetto mix di spettacolo, musica e storie del nostro presente» hanno dichiarato Giampaolo Rossi, amministratore delegato Rai, e Roberto Sergio, direttore generale Rai, tracciando il bilancio di questa edizione.
Con questi numeri, l’appuntamento è già fissato per il Festival di Sanremo 2026, che vedrà ancora Carlo Conti alla guida. Lo stesso Conti, commentando il suo ritorno alla conduzione dopo cinque anni, ha spiegato: «Non l'ho vissuto come una sfida, ho semplicemente ripreso un lavoro iniziato nel 2015 e portato avanti per tre anni, prima del passaggio di testimone a Baglioni e poi ai cinque straordinari festival di Amadeus».
Il conduttore ha poi confermato che tornerà nel
2026 come
direttore artistico, mentre sulla conduzione ha lasciato aperta la porta: «L’azienda mi ha chiesto di farlo per i prossimi due anni, vediamo… magari posso occuparmi solo della direzione artistica, che è la cosa più importante. Ma
penso di sì, che sarò ancora alla conduzione».