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20/10/2023
di Annalisa Pomponio

YouGov, arriva il report su streaming e pubblicità. Amazon Prime Video la piattaforma più usata

Dalla ricerca emerge che più di un italiano su due (52%) preferirebbe vedere la pubblicità piuttosto che pagare un prezzo più alto

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Arriva il nuovo report di YouGov, la società di ricerca e di analisi, su streaming e pubblicità.

Nell’ultimo anno diverse piattaforme streaming hanno infatti deciso di di introdurre pacchetti di abbonamento più economici con inserzioni pubblicitarie, da Amazon a Netflix fino a Disney+. Questo approccio implica un cambio di modello di business aprendo diverse opzioni: aumentare il costo della sottoscrizione per la versione “no adv” o, in alternativa, pagare meno e avere interruzione pubblicitarie durante la fruizione del servizio. YouGov, promotore della ricerca, ha voluto indagare sulle preferenze degli italiani quando si tratta di scegliere se pagare di più e saltare la pubblicità o non saltarla e pagare meno. 

Piattaforme streaming e on demand tv e audio più utilizzate 

Il 50% degli italiani dichiara di utilizzare Amazon Prime Video, dato che aumenta nella fascia di età 45-54 (61%). Al secondo posto si posiziona Netflix (48%), piattaforma che risulta quella maggiormente utilizzata tra i più giovani, in particolare nella fascia di età 18-24 (59%) e 25-34 (62%). A seguire troviamo Rai Play (36%), più usata dagli over 55 (42%), e il servizio Disney+ (23%) che, invece, trova un più ampio bacino di utenza tra i giovanissimi (18-24 anni), di cui il 40% afferma di utilizzarlo.  

 

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Per quanto riguarda le piattaforme per ascoltare musica e podcast, le più utilizzate sono Spotify (38%) e Amazon Music (23%). In terza posizione si piazza YouTube Premium con solo il 7%. Mentre c’è un terzo degli italiani afferma di non utilizzare ancora questa tipologia di servizi/piattaforme, dato che raggiunge il 45% tra i +55. 

Piattaforme di streaming video e pubblicità 

YouGov ha quindi chiesto agli italiani cosa farebbero nel caso in cui uno dei servizi streaming video utilizzati gli proponesse di scegliere tra pagare un prezzo superiore oppure avere delle interruzioni pubblicitarie durante la visione dei contenuti. Ne risulta che più di un italiano su due (52%) preferirebbe vedere la pubblicità piuttosto che pagare un prezzo più alto, il 26% disdirebbe l’abbonamento, mentre solo il 16% accetterebbe di pagare un canone maggiorato. 

Nello specifico, se venissero prese in considerazione le tre piattaforme più usate dagli italiani, ossia Amazon Prime Video, Netflix e Rai Play, la reazione agli inserti pubblicitari presenta delle peculiarità. Coloro che hanno un abbonamento Amazon Prime Video si comporterebbero in linea con il totale popolazione. Le uniche significatività riguardano l’opzione “accetterei di pagare un prezzo più alto per saltare la pubblicità”, per cui il 23% dei 45-54 si trova d’accordo, contro il 13% degli over 55. In più, il 60% degli abitanti del Sud Italia dichiara che preferirebbe vedere la pubblicità per non pagare un prezzo più alto. 

È stata posta una domanda analoga prendendo in considerazione, però, le piattaforme utilizzare per ascoltare musica e podcast. E i risultati forniscono uno scenario che presenta molte similitudini con quello descritto per i servizi di streaming video. Come per le piattaforme video streaming, anche per quelle audio tendenzialmente la fascia di età più senior è meno incline ad accettare di pagare un abbonamento maggiorato di prezzo, contro i giovani e giovanissimi più favorevoli a farlo. 

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