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17/09/2021
di Teresa Nappi

State of Marketing: il 94% dei marketer ha cambiato la propria strategia digitale con la pandemia

Secondo la settima edizione del report di Salesforce, nel periodo di epidemia, gli annunci digitali sono il canale di marketing che ha guadagnato di più in Italia

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Per la grande maggioranza dei professionisti del settore marketing, gli accadimenti del 2020 e del 2021 hanno cambiato quasi ogni aspetto dei progetti di business. Dai canali (in gran parte digitali) usati per coinvolgere i clienti, ai flussi di lavoro interni, ben poco è rimasto come era prima della pandemia.

Il cambiamento sembra però aver portato novità di grande impatto positivo: il 77% dei marketer a livello globale ritiene che il proprio lavoro abbia maggiore valore rispetto a un anno fa e il 66% prevede una crescita dei ricavi della propria azienda nei prossimi 12-18 mesi.

È quanto emerge dalla settima edizione del report State of Marketing, l’annuale ricerca condotta a livello globale da Salesforce su un campione di oltre 8.200 leader del settore marketing in 37 paesi e sei continenti, di cui 300 in Italia.

Priorità e sfide per i marketer in Italia

La ricerca ha evidenziato anche quali sono ora le priorità e le sfide per i marketer nel nostro Paese.

Condividere una visione unificata dei dati dei clienti tra le diverse business unit, migliorare il ROI del marketing, interagire con i clienti in tempo reale e innovare sono tra le priorità principali per i marketer italiani.

Tra le sfide resta però al numero uno l’innovazione e il 77% degli intervistati concorda che le aspettative dei clienti siano oggi più difficili da soddisfare rispetto a un anno fa.

Per adattarsi a questo importante cambio di passo, i leader del settore in Italia si stanno appoggiando alle trasformazioni digitali che avevano già avviato prima della pandemia. Infatti, il 94% dei marketer italiani afferma che la pandemia ha cambiato la loro strategia di coinvolgimento digitale e il 90% sostiene di aver cambiato e riadattato il mix di canali da utilizzare per i propri progetti di marketing.

“Nel corso di poco più di un anno, i professionisti del settore marketing in Italia hanno visto e sperimentato cambiamenti nel comportamento dei propri clienti che normalmente si sarebbero verificati nel corso di svariati anni”, ha affermato Andrea Buffoni, Regional Vice President di Salesforce Marketing Cloud. “I dati della nuova edizione del nostro annuale report sul settore, State of Marketing, forniscono un buon punto di riferimento per ciò che è cambiato, ciò che è coerente e ciò che è destinato a cambiare ancora per tutti gli esperti di marketing".

I dati italiani del report mettono in luce quattro nuove tendenze:

  • Man mano che i clienti passano al digitale, la richiesta di fare marketing aumenta. I marketer di tutto il mondo stanno accelerando il percorso di trasformazione digitale delle proprie aziende. Non a caso gli annunci digitali sono il canale di marketing che ha guadagnato di più in Italia durante la pandemia.
  • La collaborazione tra le diverse business unit guida la crescita del mercato. Con l’abbandono degli uffici e delle sedi di lavoro fisiche, la forza lavoro sta rivalutando non solo il modo cui coinvolgere i clienti, ma anche i propri colleghi. Con la pandemia e il boom del lavoro da remoto, il 78% dei dipartimenti marketing in Italia sta adottando nuove tecnologie di collaborazione interna a causa del lavoro a distanza.
  • Il marketing ruota tutto intorno ai dati. La gestione dei dati sta diventando più complessa man mano che le fonti si moltiplicano. I marketer italiani prevedono un aumento del 40% del numero di fonti di dati a cui fare riferimento tra il 2021 e il 2022.
  • Metriche e KPI continuano a evolversi. Man mano che il loro lavoro diventa più strategico e prezioso per l’azienda in generale, i professionisti del marketing stanno rivalutando i parametri per valutare le proprie performance in maniera più puntuale e aggiornata. Il 78% delle organizzazioni di marketing in Italia ha modificato o ridefinito le metriche a causa della pandemia.

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