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30/10/2020
di Caterina Varpi

Apple (forse) al lavoro su un proprio motore di ricerca. Utile a 12,67 miliardi di dollari nel Q3

Il fatturato è in lieve aumento a 64,7 miliardi, nonostante la diminuzione dei ricavi in Cina e i numeri negativi segnati dalla vendita degli iPhone

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Anche Apple, come le altre grandi società big tech - Google, Amazon, Facebook e Snapchat -, presenta una trimestrale che è andata oltre le aspettative degli analisti. Intanto, la società guidata da Tim Cook sarebbe al lavoro su un motore di ricerca per i suoi device, alternativo a quello di Google che utilizza attualmente.

Male gli iPhone, bene tutti gli altri prodotti

Apple ha comunicato utili scesi del 7,4% a 12,67 miliardi, pari a 0,73 dollari per azione, ma ugualmente migliori del previsto, così come anche il fatturato, in lieve aumento a 64,7 miliardi nonostante siano diminuiti i ricavi in Cina e nonostante i numeri negativi segnati dagli iPhone.

Le entrate relative ai cellulari generate da luglio a settembre sono inferiori di circa il 21% rispetto al dato dello stesso periodo dell’anno precedente: 26,4 miliardi di dollari contro 33,3 miliardi di dollari. Tutti gli altri prodotti hanno registrato invece un fatturato in crescita. I Mac passano da 6,9 a 9 miliardi di dollari di fatturato, gli iPad da 6,5 a 7,8 miliardi, gli "indossabili" (come AirPods ed Apple Watch) da 6,5 a 7,8 miliardi e i servizi da 12,5 a 14,5 miliardi.

Apple prepara l'addio al motore di ricerca di Google?

Intanto Apple, secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times, starebbe accelerando i suoi sforzi per sviluppare un suo motore di ricerca per Safari.

La mossa sarebbe una conseguenza dell'indagine aperta dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, tra le altre cose, sui pagamenti che Google effettua alla società di Copertino e agli altri produttori di smartphone per essere il motore di ricerca predefinito sui loro device, accusando BigG di abuso di posizione dominante.

Le stime dell'autorità affermano che Mountain View pagherebbe Apple tra gli 8 e i 12 miliardi di dollari all'anno per essere presente sui prodotti della Mela.


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Lo strapotere di Google nel campo della ricerca online lo ha reso spesso oggetto di indagini sull’anticoncorrenzialità della sua attività, come è accaduto recentemente anche nel nostro Paese. 


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Se a Google sarà riconosciuto un monopolio di mercato nei motori di ricerca, potrebbe vedersi vietare dal regolatore la possibilità di pagare i produttori di device mobili per essere presente sui loro apparecchi.

Per Apple sarebbe quindi molto importante avere un'alternativa all'uso del motore di ricerca di BigG, nel caso la partnership tra i due colossi fosse bloccata dal Dipartimento di Giustizia americano. La società di Tim Cook è da diversi anni al lavoro su un motore di ricerca proprio e ha reclutato numerosi esperti tra cui l'ex capo della ricerca di Google, John Giannandrea, nell'aprile del 2018. Con l'indagine avviata avrebbe quindi spinto l'acceleratore su questo progetto. 

Dall'altro canto, Apple perderebbe un'importante fonte di entrate

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