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20/10/2020
di Andrea Di Domenico

Il Governo USA avvia un'azione antitrust contro Google

Sotto accusa l'abuso di posizione dominante nella pubblicità online. Il Dipartimento di Giustizia potrebbe chiedere la cessione di Chrome

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Gli Stati Uniti lanciano ufficialmente un’azione antitrust contro Google, accusata di abuso di posizione dominante per mantenere la posizione di monopolio nei motori di ricerca e nella pubblicità digitale.

Secondo le indiscrezioni di alcuni funzionari della giustizia americana anticipate dal Wall Street Journal, i documenti depositati dal Dipartimento di Giustizia Statunitense mostrano che all’azione antitrust contro Google hanno aderito anche 11 stati americani.

La notizia era nell’aria già da alcune settimane: tra i rumor circolati, c’è quello secondo cui il Dipartimento potrebbe arrivare a chiedere a Google di cedere il browser Chrome.

La causa, frutto di oltre un anno di indagini, darà il via alla maggiore azione antitrust dal 1990, quando il governo americano si mosse contro Microsoft.

Non si è fatta attendere la risposta all'azione del Governo da parte di Google, che in un blog post a firma di Kent Walker, SVP Global Affairs and Chief Legal Officer, definisce la causa aperta dal Dipartimento di Giustizia "profondamente viziata". 

"Le persone usano Google perché scelgono di farlo, non perché sono costrette a farlo o perché non riescono a trovare alternative", scrive Walker. Se passasse, continua il post, "Questa causa non farebbe nulla per aiutare i consumatori. Al contrario, sosterrebbe artificialmente alternative di ricerca di qualità inferiore, aumenterebbe i prezzi dei telefoni e renderebbe più difficile per le persone ottenere i servizi di ricerca che desiderano utilizzare".

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