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09/06/2023
di Cristina Oliva

Pianificazione aziendale: il 71% delle imprese italiane ha aumentato i budget. I dati di Board International

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Nonostante quasi tutte le organizzazioni a livello globale (il 99% in Italia e il 97% a livello globale) abbiano realizzato una qualche forma di trasformazione della pianificazione aziendale a partire dal 2020, il 90% di esse (Italia, 81%) riferisce di avere fallito almeno in parte nel proprio tentativo. 

Lo rivelano i nuovi dati elaborati dalla tecnologia software di Board International, fornitore leader a livello mondiale di soluzioni di Intelligent Planning che aiutano le aziende a pianificare in modo più efficace ottenendo informazioni strategiche e risultati migliori.

L'indagine comparativa ha coinvolto 2.450 decision-maker in diversi paesi, chiedendo loro come vadano le cose alla luce di una serie di eventi economici "senza precedenti". Solo il 13% degli intervistati (Italia, 16%) ha dichiarato di non aver risentito di eventi come la pandemia di Covid-19, la guerra in Ucraina e la crisi dovuta all’aumento del costo della vita.

Di conseguenza, l'85% dei partecipanti (Italia, 87%) afferma che la pianificazione viene ora affrontata più seriamente all'interno dell'azienda, il 76% (Italia, 71%) ha visto aumentare i budget destinati alla trasformazione della pianificazione e ai team di pianificazione, e il 94% degli intervistati (Italia, 95%) riferisce che i consigli di amministrazione e/o gli investitori chiedono un approccio più strategico al tema.

Il report evidenzia che il 90% (Italia, 81%) dei progetti di trasformazione è fallito. La mancanza di risorse tecniche all'interno dell’azienda viene citata come la causa principale da oltre un quarto (26%) dei decision-maker (Italia, 21%). La mancanza di investimenti nelle competenze (23%) (Italia, 18%) e la scarsità di risorse del team (22%) (Italia,12%) sono rispettivamente la seconda e la terza causa più citata.

Oltre al gap di competenze, i dati rivelano che un altro ostacolo per il progresso è rappresentato dall'ampio uso di pratiche di pianificazione inefficienti. 

La necessità di un nuovo approccio diventa evidente quando si chiede ai decision-maker quanto si sentano pronti a gestire il prossimo evento "globalmente significativo". Alla domanda se si sentissero pronti a far fronte a continue perturbazioni della supply chain (Italia, 27%; Globale, 29%), all'aumento dei tassi di interesse (Italia, 24%; Globale, 22%), a un'altra pandemia (Italia, 38%; Globale, 32%) o a una recessione (Italia, 35%; Globale, 34%), circa un terzo degli intervistati ha dichiarato di non esserlo.

Marco Limena, CEO di Board, ha dichiarato: "Con il clima di incertezza che si respira nel mondo, i dirigenti d’azienda devono riconoscere una nuova realtà: è iniziata l'era delle perturbazioni continue. Questa frase vuole rappresentare un campanello d'allarme per le aziende che devono adattarsi continuamente e trovare nuove risorse e strumenti efficienti per affrontare le difficoltà poste dal contesto odierno. La pianificazione continua è ormai un imperativo, ma la buona notizia è che le aziende in grado di sviluppare le proprie capacità digitali possono orientare la propria attività alla velocità del cambiamento e ottenere così un vantaggio competitivo".

Informazioni sul report

Tra il 26 gennaio e il 2 febbraio 2023 sono stati intervistati online 2.450 decision-maker provenienti da Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Francia, Italia, Giappone, Australia e Singapore nel settore della pianificazione finanziaria, della pianificazione della supply chain e del merchandise planning in aziende con più di 500 dipendenti.

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