di Lorenzo Mosciatti

Tbwa/Italia è in pole nella gara di iliad per la creatività pubblicitaria

Tbwa\Italia sarebbe in pole position nella gara avviata nei mesi scorsi da iliad Italia per la creatività delle sue campagne pubblicitarie di brand e di prodotto.

Se la notizia sarà confermata, l'agenzia di Omnicom Group guidata dal ceo Marco Fanfani subentrerà nell'incarico a Ddb Group Italia, la realtà parte dello stesso gruppo che si è occupata delle campagne dell'operatore telefonico francese sin dal suo lancio sul mercato italiano, avvenuto nella primavera del 2018. 


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Alla consultazione dovrebbero aver preso parte anche Publicis Italia, Herezie (l'agenzia che segue Iliad in Francia) e Gitto/Battaglia_22.

Attualmente iliad lavora con DDB Group Italia, l’agenzia di Omnicom Group che si occupa delle campagne e degli spot dell'azienda sin dal lancio sul mercato italiano, avvenuto nella primavera del 2018. 

L'incarico per media planning, media buying, consulenza e strategia, affidato a Phd, agenzia sempre di Omnicom Group, non è stato messo in discussione. 

Sin dal lancio, Iliad Italia ha puntato a livello creativo sul tema della contrapposizione tra vero e falso, con la volontà di sottolineare la differenza tra la compagnia francese, depositaria della verità, e gli altri operatori del mercato. Un format che poi è evoluto nella campagna “La verità fa crescere”, avviata lo scorso settembre, dove la scoperta della verità cambia le persone profondamente rendendole più consapevoli e mature, anche fisicamente. La musica degli spot, “Get Up” dei Chinese Man, è tra l'altro diventata ormai un marchio distintivo della comunicazione dell'azienda.

Nei prossimi mesi Iliad Italia ha in programma il lancio dell’offerta sulla rete fissa, un progetto che la compagnia ha deciso di anticipare alla luce della forte richiesta di servizi digitali da parte della popolazione determinata dalla pandemia. Per l’offerta residenziale basata su fibra, Iliad si appoggerà alla rete di Open Fiber.

Ad aprile la società ha annunciato l’ingresso nel capitale di Unieuro, diventandone primo azionista con una partecipazione di circa il 12%. Sul fronte pubblicitario, Unieuro si appoggia a Red Cell per la creatività offline, a BCube per la creatività social e digitale e a Zenith per il planning e il buying.  

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