03/10/2022
di Cristina Oliva

Seif: pubblicità a -18% nel primo semestre. Al via a fine ottobre il progetto Scuola

Il gruppo editoriale guidato da Cinzia Monteverdi diversifica l'offerta e punta anche sulla formazione. Il nuovo piano industriale in via di approvazione

Cinzia Monteverdi

Seif, l'editore de Il Fatto Quotidiano, chiude il primo semestre con un giro d'affari in calo e annuncia l'avvio del progetto Scuola, con cui il gruppo editoriale entra nel mercato della formazione. 

Il valore della produzione di Seif si è attestato nel semestre a quota 17,408 milioni di euro rispetto ai 20,2 nello stesso periodo del 2021. L’Ebitda ha toccato 566.000 euro rispetto a 3,450 milioni, con una marginalità pari al 3,2% sul valore della produzione, contro il 17% nello stesso periodo del 2021. L’Ebit si è attestato a 2,4 milioni contro 862.000 euro (-14%), al 4,2% del valore della produzione. Il risultato netto è stato invece pari a 1,9 milioni di euro.


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“L’anno che stiamo vivendo è stato caratterizzato da turbolenti tensioni geopolitiche esacerbate dallo scoppio del conflitto in Ucraina, fattori che hanno contribuito a generare uno scenario macroeconomico molto complesso", commenta Cinzia Monteverdi, Presidente e AD di Seif. "La difficile congiuntura, aggravata dall’aumento generalizzato dell’inflazione, ha avuto ripercussioni negative sulla domanda nel settore in cui operiamo. Inoltre, la crescita del costo energetico e quello delle materie prime hanno influenzato ulteriormente le nostre spese di stampa e i nostri margini. Il momento che stiamo affrontando è tra i più sfidanti dalla nascita di Seif e rimaniamo focalizzati sull’attenta gestione della Società, impegnandoci a costruire il suo futuro. Le nuove linee strategiche tracciano la strada per il recupero già nel triennio del nuovo piano industriale 2023-2025 e sono rappresentate dal nuovo progetto Scuola che sarà lanciato in autunno, transizione digitale e conseguente ottimizzazione del piano di distribuzione nelle edicole. Questi saranno alcuni dei pilastri su cui poggerà il nuovo piano industriale che sarà approvato a fine ottobre. Siamo certi del nostro potenziale e le nuove linee guida del piano industriale hanno come obiettivo quello di trasformare questo potenziale in risultati economici tangibili già nel 2023”. 

Il progetto Scuola consiste in una piattaforma tecnologica, la cui realizzazione è stata affidata al Gruppo Spaggiari Parma spa,  che erogherà i servizi di formazione della Scuola del Fatto. Il manifesto della Scuola e la struttura dei corsi saranno comunicati a fine ottobre, quando partiranno anche le iscrizioni. L’avvio dei corsi, invece, è previsto per la primavera 2023.

Tornando ai conti, Sei ha registrato un decremento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di 2,9 milioni, pari a circa il 17%, e del valore della produzione di 2,8 milioni, pari al 13,92%. Il decremento del valore della produzione è influenzato essenzialmente dal minore volume dei ricavi delle vendite e delle prestazioni consuntivato nel primo semestre, si legge nella nota sul semestre. Gli incrementi di immobilizzazioni interne si riferiscono principalmente ai costi interni di realizzazione dei contenuti video originali, di cui la Seif mantiene la titolarità di tutti i diritti di sfruttamento economico, e di quelli di sviluppo inerenti agli investimenti destinati alla transizione digitale e tecnologica, oltre che al nuovo progetto di sviluppo di una nuova business unit nel settore della formazione. 


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Complessivamente, i ricavi del settore editoria, nel semestre in esame, hanno registrato un decremento di oltre il 14% rispetto a quelli del primo semestre 2021 a seguito della riduzione del numero medio di copie vendute in edicola sia per il Fatto Quotidiano sia, conseguentemente, per i collaterali composti dai prodotti della collana Paper First e dal mensile FQ Millennium. I ricavi del settore media content evidenziano una flessione complessiva di circa il 31%, principalmente per lo slittamento delle richieste di sfruttamento da parte di emittenti televisive a seguito della riduzione degli investimenti pubblicitari. I ricavi pubblicitari, pari a 1,8 milioni di euro, hanno registrato un decremento di quasi il 18% a seguito dell’impatto negativo sugli investimenti del conflitto Russia-Ucraina. 

Il peso del conflitto tra Russia-Ucraina

Tutte le linee di ricavo di Seif, dallo scoppio del conflitto Russia-Ucraina, hanno registrato una decrescita dovuta essenzialmente ai molteplici fattori inerenti l’impatto sull’economia del conflitto stesso che hanno colpito quasi tutti i settori produttivi oltre che la propensione e, più realisticamente, la capacità di spesa dei consumatori finali. In parallelo, i costi industriali sono aumentati legati al rincaro della carta. Il combinato disposto di questi fattori ha influenzato negativamente il risultato del primo semestre del 2022.

La società, nei mesi successivi al 30 giugno 2022, ha registrato una crescita di alcuni indicatori quali il numero di abbonamenti, le vendite in edicola e ha assistito ad una lieve ripresa del mercato pubblicitario. Le attività produttive e commerciali sono continuate regolarmente consentendo il mantenimento del posizionamento di mercato e di tutte le attività di sviluppo delle infrastrutture tecnologiche nonché il rafforzamento dell’organizzazione e della struttura tecnica necessarie a proseguire lo sviluppo di nuovi progetti.

Le previsioni di Seif 

Lo scenario macroeconomico globale e l’andamento dei costi industriali non consente a Sefi, spiega la società, di effettuare delle previsioni sulla fine del complesso contesto economico, sia sul piano nazionale sia internazionale. Tuttavia Seif sta mettendo in campo tutte le azioni possibili per mantenere i volumi di attività in linea con il posizionamento e la quota di mercato attualmente coperta, mantenendo i conseguenti programmi produttivi. Per tale ragione, il consiglio di amministrazione ritiene fondamentale puntare velocemente al nuovo piano industriale con l’auspicio che il 2023 possa registrare il recupero atteso.

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