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10/02/2022
di Lorenzo Mosciatti

Sanremo 2022 guarda al Super Bowl: i brand scelgono l’Ariston per lanciare i nuovi spot

Lo mette in luce “Sanremo 2022: Cultural Reset”, il nuovo paper coordinato dal team di intelligence di The Story Lab

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Un Festival di Sanremo che ha saputo evolversi avvicinando le generazioni più giovani e tornando così in auge. Un Festival che ha visto per la prima volta tanti brand puntare sul suo palcoscenico per lanciare nuove produzioni pubblicitarie, un po’ come avviene da tempo (pur con le dovute differenze) al Super Bowl

Sono queste alcune delle evidenze che emergono dalla lettura di “Sanremo 2022: Cultural Reset”, il nuovo paper coordinato dal team di intelligence di The Story Lab, l’advertainment agency di dentsu italia, e in particolare da Antonio Incorvaia, Cristina Urban e Francesca Morrone, con la collaborazione di tutte le agenzie creative e del team Media Research di dentsu.


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L’analisi mette in luce proprio i segnali che mostrano come in questi tre anni, con la conduzione di Amadeus, il Festival della Canzone Italiana sia arrivato a costruirsi un nuovo ruolo centrale nelle conversazioni degli italiani. Perché quello del 2022 non è stato solo il Sanremo più visto degli ultimi anni, ma anche il più commentato online: la GenZ e i Millennials hanno definitivamente dunque scoperto il fenomeno, contribuendo a farne un polo di coinvolgimento sia online sia attraverso la cara vecchia tv. 

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Tra le tendenze messe in evidenza dal paper “Sanremo 2022: Cultural Reset” figura poi la positività del sentiment relativo a tutti i cantanti e all’evento in sé, a prescindere dalle loro performance, indice dell’esistenza di un secondo livello di lettura del fenomeno che riesce a tradurre i personaggi sul palco in vere e proprie star dei social, aprendo per loro, dopo la kermesse, una grande occasione di visibilità, che i brand dovrebbero iniziare a comprendere e intercettare ben prima dell’inizio del Festival per pianificare attività nei mesi successivi.


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Un’altra evidenza è la forza dell’autoironia nel produrre un Festival che convince tutte le generazioni: la gestione del palco di Amadeus e l’interconnessione tra la kermesse ufficiale e l’attivazione un po’“carbonara” del Fantasanremo, quest’anno powered by Sky WiFi, ha contribuito ad alimentare l’imprevedibilità delle serate, offrendo diversi livelli di lettura agli spettatori, una motivazione in più per seguire la diretta e una vera e propria miccia per le conversazioni online.

Con un ritorno dell’attenzione sul Festival, anche i brand stanno reinventando la loro presenza all’interno degli spazi tabellari: Netflix, Spotify, Amazon, Costa Crociere e Caffè Borbone sono le marche che si sono distinte per aver proposto creatività prodotte appositamente per essere lanciate durante Sanremo.


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“Un fenomeno, questo degli spot sempre più ragionati per incontrare il contenitore che li ospita, che negli Stati Uniti contraddistinguono da sempre il Super Bowl, vero e proprio palcoscenico della creatività per le marche”, commenta Samanta Giuliani, Executive Strategy Director di The Story Lab. “È qualcosa di possibile solo quando il contenitore che ospita i break pubblicitari è in grado di attrarre l’attenzione di un’audience ampia, trasversale e contemporaneamente di accendere la conversazione spontanea. Obiettivo che il Sanremo di Amadeus dimostra di essere riuscito a ottenere dopo tre anni di lavoro e costruzione di una nuova credibilità e talkability. Un Cultural Reset, appunto”.

Il paper “Sanremo 2022: Cultural Reset” può essere scaricato qui.

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