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31/07/2025
di Cristina Oliva

Temptation Island, un fenomeno anche social. Il report di Openbox

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Temptation Island (la cui quattordicesima edizione è andata in onda in prima serata su Canale 5 dal 3 al 31 luglio 2025), non è solo un reality estivo di successo ma anche un motore narrativo cross-canale capace di innescare conversazioni, trend e contenuti virali. A dirlo sono i numeri emersi dall’analisi condotta da Openbox, digital agency specializzata in social media, content e influencer marketing, con la sua nuova unit di Insight. 

“Con la unit Insight vogliamo andare oltre i numeri grezzi - dichiara Matteo Pogliani, partner di Openbox -. Il nostro obiettivo è dare lettura ai comportamenti digitali, ai linguaggi e alle emozioni che li generano. Il caso di Temptation Island dimostra come oggi il contenuto televisivo sia solo l’innesco: il vero valore si crea nei commenti, nei video, nei meme. E questa è un’enorme opportunità per chi fa comunicazione.”

Il report “Temptation Island – Analisi Impatto Web e Social”, realizzato attraverso strumenti di social listening e audience analysis dedicati, ha fatto emergere come nel solo mese di rilevazione il programma televisivo di Mediaset abbia generato 265.000 mention, oltre 8,1 milioni di interazioni e quasi 300 milioni di impression. A questi si aggiungono oltre 14.000 video su TikTok, per un totale di 712 milioni di visualizzazioni. Segno che il programma si trasforma ogni sera in contenuto secondario amplificato da creator, utenti e brand.

Il sentiment complessivo risulta fortemente polarizzato (net sentiment: -25%), ma questo non va letto come segnale negativo, secondo Openbox: è la conferma della natura fortemente reattiva del format. L’indignazione, le prese di posizione e le reazioni emotive sono parte integrante della sua forza narrativa.

Le conversazioni più positive si concentrano sul racconto emotivo e autentico delle coppie, il ruolo empatico di Filippo Bisciglia, l’ingresso dei nuovi tentatori e l’identificazione nei momenti di crisi relazionale. I contenuti più negativi, invece, si legano a dinamiche aggressive tra i partecipanti e a una percezione di “basso valore culturale”, che però non scalfisce il coinvolgimento del pubblico.

L’analisi degli utenti ingaggiati racconta di un’audience emotiva, creativa e consapevole, con forte affinità al mondo dei social (TikTok in primis) e una naturale tendenza a reagire, commentare, creare contenuto. L’età prevalente è tra i 25 e i 34 anni, con picchi su target femminili interessati a storie, relazioni e dinamiche psicologiche.

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