Nel settore del gioco d'azzardo, il tema del gioco responsabile è sempre più centrale, soprattutto alla luce delle recenti evoluzioni normative. In questo contesto, StarCasinò, brand di Betsson Group, ha deciso di farsi portavoce di un messaggio di consapevolezza e prevenzione con una nuova campagna che vede come protagonista Lino Banfi (ne abbiamo parlato qui).
Con lo slogan "Il gioco deve essere uno sfizio, non un vizio!", la campagna, ideata internamente dal marchio, si propone di educare il pubblico a un approccio sano e consapevole al gioco, sfruttando il carisma e la popolarità del celebre attore pugliese. Il progetto arriva in un momento di cambiamento per il settore, con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 25 marzo 2024 numero 41, e si inserisce in una strategia più ampia di responsabilità sociale da parte del brand.
Abbiamo approfondito i dettagli della campagna e le strategie di StarCasinò per il gioco responsabile con Stefano Tino, Managing Director di Betsson Group Italia.
Qual è stato il principale motore che ha spinto StarCasinò a lanciare questa campagna?
StarCasinò ha sempre avuto un forte impegno nella promozione del gioco responsabile, ma questa è la prima volta che lanciamo una campagna strutturata su questo tema. Il nostro obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di giocare in modo consapevole e prevenire il rischio di dipendenze. Vogliamo mettere al centro la tutela dei giocatori, fornendo strumenti concreti come l’auto-limitazione e l’auto-esclusione per permettere un maggiore controllo sulle proprie abitudini di gioco. Il settore del gaming è spesso sotto stretta osservazione e riteniamo sia fondamentale dimostrare che un operatore come StarCasinò non solo rispetti le normative, ma le superi, promuovendo misure ancora più stringenti per garantire la totale sicurezza dei suoi utenti.
Quali sono i messaggi chiave che volete trasmettere e quali azioni prevede l'iniziativa per sensibilizzare il pubblico?
Il nostro messaggio è chiaro: il gioco deve essere un momento di svago e divertimento, non una fonte di stress o un problema per la vita personale. Per questo, vogliamo far capire l’importanza di stabilire limiti e giocare in modo responsabile. La campagna si basa su una serie di iniziative, tra cui la trasmissione di uno spot TV per raggiungere un pubblico ampio e diffondere il concetto di gioco consapevole. Abbiamo inoltre avviato collaborazioni con università e stiamo lavorando a stretto contatto con associazioni come Giocatori Anonimi e Gamanon per supportare concretamente chi ha bisogno di aiuto. In più, abbiamo previsto eventi e incontri con esperti per portare il dibattito sul gioco responsabile al centro dell’attenzione pubblica.
Su quali media andrà on air la campagna?
Abbiamo deciso di investire su più canali per garantire una copertura ampia ed efficace. Il fulcro della campagna sarà lo spot televisivo, che ci permetterà di comunicare in modo diretto con il pubblico. Ma non ci fermiamo qui: utilizzeremo anche il digitale e il nostro sito per diffondere contenuti informativi e coinvolgere gli utenti in un dialogo attivo. Stiamo inoltre valutando di far atterrare la campagna anche su spazi radio per raggiungere un bacino d’utenza ancora più ampio.
Lo spot TV ufficiale è un elemento centrale della campagna. Puoi dirci qualcosa sul suo contenuto e sul perché avete scelto Lino Banfi come testimonial?
Lo spot TV ha un tono chiaro ed educativo. Il nostro obiettivo è trasmettere il concetto che il gioco è una forma di intrattenimento e deve rimanere tale. Abbiamo scelto Lino Banfi perché è un’icona del cinema e della TV italiana, una figura amata da generazioni di spettatori. Il suo volto ispira fiducia, simpatia e autorevolezza, valori che si sposano perfettamente con il nostro messaggio di responsabilità. Con la sua esperienza e il suo carisma, Banfi è la persona giusta per spiegare che giocare è bello, ma solo se fatto con consapevolezza e moderazione.
Quali sono i prossimi passi per StarCasinò nel percorso di responsabilità sociale?
Questa campagna non è un’iniziativa isolata, ma l’inizio di un percorso più ampio. Continueremo a investire nella promozione del gioco responsabile e a sviluppare strumenti sempre più efficaci per proteggere i nostri utenti. Stiamo lavorando con università e centri di ricerca per approfondire lo studio della ludopatia e per sviluppare strategie di prevenzione più mirate. Vogliamo anche rafforzare la collaborazione con associazioni e istituzioni per garantire un aiuto concreto a chi ne ha bisogno. Il nostro obiettivo è fare in modo che il gioco responsabile diventi una vera e propria cultura condivisa, e non solo una regolamentazione da rispettare.
Quali sono le principali sfide che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni in termini di regolamentazione e responsabilità sociale?
Il settore del gioco d’azzardo è in continua evoluzione e la regolamentazione sta diventando sempre più stringente. Una delle sfide principali sarà trovare il giusto equilibrio tra norme che tutelino i giocatori senza penalizzare eccessivamente gli operatori che lavorano in modo trasparente e responsabile. Un altro aspetto critico riguarda la percezione pubblica: è fondamentale che le iniziative di gioco responsabile vengano riconosciute per il loro reale valore e non viste solo come operazioni di immagine. Infine, l'aumento della tassazione e i costi delle licenze rappresentano un ostacolo per gli operatori, che devono continuare a investire nella sicurezza e nella prevenzione senza perdere sostenibilità economica.
Qualche giorno fa il Senato ha dato il via libera a una risoluzione in vista della riforma del calcio che prevede, tra l’altro, la revisione del divieto di pubblicità per il gioco d'azzardo, sancito dal Decreto Dignità del governo Conte. Come si posiziona la campagna di StarCasinò rispetto a questa novità?
Il recente dibattito sulla revisione del Decreto Dignità è un tema che seguiamo con grande attenzione. Personalmente, riteniamo che l’eliminazione totale del divieto di pubblicità sarebbe un errore, perché la comunicazione in questo settore va regolamentata con attenzione. Detto questo, una revisione mirata potrebbe essere utile per permettere una comunicazione più trasparente e responsabile. La nostra campagna non ha l’obiettivo di incentivare il gioco, ma di educare il pubblico a farlo con consapevolezza. Se la pubblicità può servire anche a diffondere messaggi di prevenzione e responsabilità, allora è giusto trovare un modo per normarla in modo intelligente.