02/10/2020
di Simone Freddi

Gara media in corso per Douglas, la maggiore catena di profumerie in Italia

È partita la consultazione per il media planning & buying del gruppo tedesco, che in Italia è attualmente seguito da Wavemaker. Billing vicino ai 10 milioni annui

La profumeria Douglas di Corso Buenos Aires a Milano

Gara media in corso per il gruppo Douglas, la multinazionale tedesca delle profumerie che in Italia si posiziona come principale player del settore dopo aver assorbito nel 2017 le catene Limoni e La Gardenia.

L'azienda, la cui spesa pubblicitaria nel nostro Paese negli ultimi anni è cresciuta fino ad avvicinarsi alla soglia dei 10 milioni di euro nel 2019, è seguita per il media planning & buying in Italia da Wavemaker (GroupM) da fine 2018. 


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La gara media, da tempo attesa dal mercato ed attualmente in corso, è stata avviata durante l'estate e, secondo quanto risulta a Engage, viene gestita dalla sede centrale in Germania ma lascia spazio a un esito separato per i vari mercati in cui la catena opera. Già oggi a livello internazionale ogni sede di Douglas lavora con diverse centrali, in Germania ad esempio con Carat, in Austria e Polonia con MediaCom.

Nel nostro Paese, lo sviluppo del brand Douglas ha avuto una forte accelerazione dopo l'acquisizione delle catene Limoni e la Gardenia, con l'avvio poco dopo di un complesso lavoro di rifocalizzazione finalizzato a posizionare con forza il marchio unico Douglas, parzialmente affiancato da Limoni. Il tutto anche grazie a una massiccia campagna di brand condotta tra il 2018 e il 2019 con la firma creativa di Peter Lindbergh e adattamenti italiani di LifeCircus, veicolata nel nostro Paese anche in tv. 

Quest'anno la pressione pubblicitaria di Douglas sui media è stata invece più ridotta, anche in ragione delle conseguenze dell'emergenza sanitaria sulle attività delle profumerie “fisiche”, ma è presumibile attendersi un netto rilancio in vista del Natale, periodo di massima stagionalità per il settore.

Nonostante il rallentamento delle attività dei negozi in primavera in tutta Europa, il gruppo Douglas è riuscito a stabilizzare le vendite grazie a un ottimo posizionamento nell'ecommerce, chiudendo a livello internazionale i primi nove mesi dell’esercizio fiscale 2019/20 con un calo di solo il -7,5% rispetto allo scorso anno, a 2,5 miliardi di euro.

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