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05/09/2022
di Rosa Guerrieri

The Skill Group alla Mostra del Cinema di Venezia con il corto ‘Il buon lavoro che c’è’

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C’è anche il lavoro tra gli argomenti affrontati nel corso della 79a edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, con il docufilm “Il buon lavoro che c’è”, prodotto della holding di comunicazione strategica The Skill Group, che racconta come in Italia, a dispetto delle rappresentazioni disfattiste, trovare occupazione sia non solo possibile ma anche facile.

Negli ultimi 12 mesi per il 69% delle organizzazioni è aumentato il tasso di turnover, ovvero di coloro i quali vogliono cambiare carriera. Il cortometraggio mostra così come sia nuove professionalità sia antichi mestieri si rivelino concrete opportunità di impiego. Lo testimoniano i dati Istat secondo cui a giugno 2022 il tasso di occupazione si è attestato al 60,1%, ai massimi dal 1977.

Il docufilm, firmato dal regista Simone Aloisio e dal giornalista Lorenzo Munegato, è stato presentato il 5 settembre all’Hotel Excelsior nel padiglione della Regione del Veneto, ed è un viaggio ideale che racconta l’Italia del fare, del sacrificio, della fatica ma anche delle soddisfazioni e della crescita professionale e personale.


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Le immagini mostrano spaccati eterogenei fra loro ma ugualmente significativi per l’economia del Paese. Dagli agronomi di Timac Agro Italia, che assistono i coltivatori nella nutrizione delle piante, ai tecnici di Bonifiche Ferraresi che si occupano di agricoltura di precisione e, tra gli altri, di progetti speciali sul biodiesel in Africa. Dalle infermiere lombarde impegnate in strutture private (AIOP Lombardia) come l’Ospedale di Ponte San Pietro (Bergamo) ai produttori di vino della Tenuta Santa Caterina nel Monferrato. E poi ci sono le giovani che, uscite da Accademia delle Professioni, sono riuscite a costruirsi una vita professionale nel settore dell’accoglienza turistica e nel mondo gastronomico. E, ancora, il racconto dell’imprenditore che ha deciso di produrre abbigliamento in canapa e della giovane stilista che veste le campionesse di pattinaggio artistico e ginnastica ritmica. Storie di intraprendenza personale o familiare, ma anche player di grosso calibro, vere eccellenze in cui si può concretamente trovare lavoro e che sono apparse in classifiche internazionali come ‘Best work places’.

“La passione è il minimo comune denominatore che ha spinto tutti gli intervistati a scegliere il proprio lavoro, dai giovani ai meno giovani – fa sapere il giornalista Lorenzo Munegato -. Sicuramente scelte coraggiose ma soprattutto scelte diverse rispetto a molti che invece spesso si trovano in vicoli ciechi, lavorativamente parlando, perché non adeguatamente consigliati nel proprio percorso formativo. Questo docufilm è un inno al lavoro in tutte le sue declinazioni e un invito alle nuove generazioni a mettersi in gioco”.

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