25/03/2022
di Simone Freddi

Elezioni UNA, il candidato presidente Davide Arduini: «Passione e spirito di servizio. La mia indipendenza? E' valore aggiunto»

In vista dell'election day del 30 marzo, il Chairman di Different illustra la sua visione per il futuro dell'associazione

AGGIORNAMENTO: Nella serata di venerdì 25 marzo, dopo la pubblicazione di questa intervista, i due candidati alla presidenza di UNA Davide Arduini e Marianna Ghirlanda hanno annunciato congiuntamente un accordo per garantire continuità e crescita per l’Associazione. LEGGI QUI L'ARTICOLO DEDICATO.


Per UNA, la principale associazione delle agenzie di pubblicità e servizi di comunicazione, si avvicina l’appuntamento con l’election day del 30 marzo, al termine del quale saranno annunciati i 12 membri del nuovo Consiglio Direttivo e il nuovo presidente che succederà a Emanuele Nenna.

Per la presidenza in particolare si prefigura una corsa a due tra Marianna Ghirlanda e Davide Arduini, gli unici candidati al consiglio che hanno ufficializzato la loro volontà di ricoprire l’incarico presentando nelle scorse settimane i rispettivi programmi. A scegliere in questo caso saranno i consiglieri eletti, che esprimeranno la loro preferenza il giorno stesso delle votazioni.

Abbiamo già approfondito in un’intervista dedicata il progetto "Insieme" presentato da di Marianna Ghirlanda, ceo di Dlvbbdo. Oggi ci concentriamo su Davide Arduini, chairman di Different, a cui abbiamo chiesto di illustrarci le visione per il futuro dell’associazione racchiusa nel programma "UNA storia di futuro".

Davide, cosa rappresenta per te UNA e in che stato di salute ritieni che l’associazione si presenti a questo appuntamento con il rinnovo del direttivo?

UNA rappresenta un cardine della mia vita personale e professionale da tanti anni. Per me l’associazione è stata una palestra di esperienze che ha accentuato determinate mie peculiarità, in primis quella di riuscire ad unire punti e personeprovenienti da mondi apparentemente differenti. L’ho imparato proprio in associazione e la nascita di Different, la mia attuale company, ne è un esempio lampante.

Credo che UNA in questo momento si trovi in uno splendido stato di forma: tante realtà, tante competenze, tante professionalità unite assieme con la voglia costante di aprirsi a nuovi mondi e nuove suggestioni. UNA è un percorso circolare e virtuoso, senza inizio né fine, e sempre aperto in maniera inclusiva nei confronti di chi vuole farne parte.

Quali considerazioni ti hanno portato a proporre la tua candidatura alla presidenza di UNA?

Sono convinto che in tante situazioni della vita sia necessario “metterci la faccia” e rispondere in maniera attenta alle domande che vengono fatte. Ho sempre vissuto con passione all’interno dell’associazione e la mia candidatura è stato un mix di forze che mi hanno spinto: da una parte il fatto che in tante persone me l’hanno chiesto e dall’altra parte un sorta di “vocazionepersonale data dalla mia naturale inclinazione. Lo faccio con voglia e con spirito di servizio, sapendo che dovrò dedicarci tanto tempo e impegno.

Desidero far crescere l’associazione ancora di più, includendo nuovi mondi, professionalità e categorie. Dobbiamo diventare rilevanti per gli stakeholder, per le altre associazioni e anche per i clienti. La rilevanza deve poi portare al business. Già adesso mi sto impegnando con il mercato per far capire quanto sia importante, anche in momenti di crisi, non ridurre gli investimenti nella comunicazione per poter così rimanere con forza nel mercato.

In quali aspetti pensi che l’attività di UNA possa essere più efficace di quanto non sia già?

Credo che UNA abbia vissuto in maniera naturale e con grande energia la sua fase di adolescenza, ora invece occorre evolvere ulteriormente ed entrare nella “vita adulta”, scaricando a terra e rendendo concrete le tante idee e i tanti progetti, iniziando inoltre a sedersi ai tavoli giusti. Sono un imprenditore e sono abituato a “fare le cose”.

Abbiamo grandissime competenze interne, ne sono ancora più convinto dopo gli incontri di questi mesi con gli Hub e le Territoriali. Anche tutti i temi come Inclusion, Diversity e Sostenibilità hanno bisogno di contesti concreti dove diventare dei veri e propri asset e strumenti di business, con l’aiuto di professionisti che si occupano nella pratica di farli crescere.

Pensi che il tuo profilo di imprenditore e di “indipendente” possa costituire un limite, rispetto alla possibilità di guidare un’associazione che rappresenta anche i grandi network internazionali?

Assolutamente no, anzi! Credo si tratti di un valore aggiunto, visto che anche in passato è accaduto qualcosa di simile, infatti anche l’attuale Presidente Emanuele Nenna ha avuto un passato da imprenditore indipendente prima di essere acquisito da un gruppo multinazionale. Proprio il fatto di essere indipendente credo possa permettermi di essere in grado di mantenere gli equilibri e di sedermi nei tavoli collaborando con tutti.

Veniamo ai punti del tuo programma: quali sono gli obiettivi principali?

Il mio, sin da subito, è stato un programma aperto, sono partito da alcuni punti imprescindibili che hanno preso poi maggior ampiezza e consistenza grazie ai tanti incontri di questi mesi.

Il confronto costante, la sinergia tra tutti gli associati, il networking tra expertise diverse, tutto deve portare a una crescita comune, ampliando gli ambiti d’azione e generando occasioni di business per gli associati. Gli Hub e i Territori rimangono una ricchezza enorme, devono continuare a crescere disponendo di autonomia organizzativa e di budget.

Vanno intensificati poi i rapporti sia con le istituzioni nazionali, per essere sempre più rilevanti, sia con le associazioni degli altri paesi stranieri, per un confronto concreto su scala internazionale. La formazione continua e la ricerca restano asset imprescindibili, già quest’anno con il programma UNA+ abbiamo formato e certificato tante agenzie, ora occorre fare di più, coinvolgendo anche le aziende clienti.

Aggiungo uno dei temi cruciali per il triennio che verrà, quello delle "Audi" e della misurazione della total audience. Il mio background nel mondo dei dati e le competenze maturate in ambito media, rendono questo argomento davvero centrale tra gli obiettivi del futuro prossimo di UNA.

Hai fatto cenno al fitto elenco di incontri con hub e territoriali che hai avuto nelle ultime settimane. Che idee hai maturato?

È stata una lunga e appagante maratona di incontri, sia dal vivo che online, in gruppo oppure one to one, in giro per l’Italia oppure nei miei uffici. Sono emerse tante idee, sorrette dalla voglia di fare e soprattutto dalle competenze. Mi sono guardato negli occhi con tante persone e ora, indipendentemente dall’esito delle elezioni, questo diventa sicuramente uno stimolo per dare tutto il mio impegno per il bene dell’associazione.

Concludendo, parlaci te: dal punto di vista umano e professionale, cosa rende Davide Arduini la persona giusta per guidare l’associazione?

È sempre difficile parlare bene di sé stessi, credo di avere una storia di tanti anni alle spalle, personale e professionale, che può qualificarmi per quello che sono realmente. Sono sempre stato disponibile in tempo reale per tutti, anche quando non c’erano le elezioni, mi ha sempre fatto piacere esserci. Di questi ultimi mesi ho apprezzato anche il fatto di aver intavolato un dialogo costruttivo anche con le persone che non erano dalla mia parte, tutto questo ha portato ulteriore valore all’ecosistema dell’associazione.

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