Cindy Rose debutta alla guida di WPP: «Abbiamo tanto lavoro davanti»
Per la Holding Britannica si apre un nuovo capitolo: tra le priorità la crescita, la trasformazione digitale e il rafforzamento dei rapporti con i grandi clienti
Il 1° settembre segna l’inizio di una nuova era per WPP. Cindy Rose, manager con un importante passato in Microsoft, Vodafone e Disney, è ufficialmente entrata in carica come Ceo del gruppo britannico, raccogliendo il testimone da Mark Read. Non sarà un passaggio immediato: Read, così come il Chief Operating Officer Andrew Scott, resteranno in carica fino a fine anno per garantire continuità. Ma da oggi, gli occhi del mercato sono puntati su di lei.
Cindy Rose: la prima donna alla guida di WPP
Prima donna a guidare WPP, Rose viene dal mondo tech e ha fatto della trasformazione digitale la sua cifra distintiva. In Microsoft, dove ha guidato prima le attività britanniche e poi quelle dell’Europa occidentale, ha visto da vicino come l’intelligenza artificiale possa diventare un motore di crescita. «Abbiamo una reputazione unica per creatività e competenze AI all’avanguardia», ha ricordato nei giorni scorsi. «Non vedo l’ora di scrivere insieme il prossimo capitolo dell’azienda».
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Il contesto in cui Rose si insedia è notoriamente tutt’altro che semplice. WPP ha appena rivisto al ribasso le previsioni 2025, stimando un calo dei ricavi tra il -3% e il -5%, e tagliato i dividendi. Sul fronte organizzativo, il gruppo negli ultimi anni ha portato avanti una strategia di consolidamento e semplificazione delle sue numerosissime sigle nell’ambito del quale solo nel 2024 sono stati tagliati circa 4.000 posti di lavoro, una sforbiciata che ha lasciato il segno tra i dipendenti.
Allo stesso tempo, la retention dei clienti resta un punto-chiave. La recente vittoria della gara media globale di Mastercard è un segnale incoraggiante, ma Rose sa che dovrà consolidare i rapporti con i grandi account in un mercato sempre più competitivo. «Non voglio addolcire la pillola. Abbiamo molto lavoro davanti e non sarà facile», ha detto. «Ma quando penso alle persone brillanti che abbiamo, ai lavori creativi pluripremiati, ai nostri marchi di agenzia, ai clienti straordinari, alla portata globale e alle capacità tecnologiche, non posso che sentirmi entusiasta per il futuro».
Una squadra da (ri)costruire
Un altro fronte aperto riguarda la prima linea del management. Dopo l’uscita del Chief Marketing Officer Laurent Ezekiel e con il prossimo addio del COO Andrew Scott, Rose avrà la possibilità di ridisegnare il suo team di vertice. Un’occasione per imprimere al gruppo uno stile di leadership diverso.
Giovedì 4 settembre Rose terrà la sua prima “town hall” globale, in diretta da New York, davanti a tutti i 104 mila dipendenti del gruppo. Sarà l’occasione per presentare le sue priorità, ma anche per rispondere a domande e preoccupazioni. Un appuntamento simbolico: il suo vero debutto pubblico come Ceo, e il primo passo concreto per provare a riconquistare fiducia, dentro e fuori dall’azienda.