WPP ha annunciato giovedì che Cindy Rose, dirigente di lungo corso in Microsoft e membro del board della holding dal 2019, assumerà il ruolo di Ceo a partire dal 1° settembre. Sarà lei a guidare il nuovo capitolo della storia del colosso britannico della comunicazione, in una fase delicata e ancora segnata da una trasformazione profonda.
Attualmente Chief Operating Officer per il business enterprise globale di Microsoft, Rose porta in WPP una solida esperienza nella gestione della trasformazione digitale. Negli ultimi dieci anni ha guidato prima Microsoft UK, poi l’area Western Europe e infine le attività enterprise globali, con un focus sull’intelligenza artificiale e sull’innovazione dei modelli di business. In precedenza, è stata managing director del segmento consumer di Vodafone UK e vicepresidente senior di Disney Interactive Media Group per l’area EMEA.
Dalla continuità alla discontinuità
L'esperienza specifica nella trasformazione digitale basata sull'AI si inserisce in modo coerente nella direzione impressa negli ultimi anni da Mark Read, Ceo uscente, che ha razionalizzato la struttura del gruppo e lanciato la piattaforma AI-powered WPP Open. «Cindy Rose ha supportato la trasformazione digitale di grandi aziende in tutto il mondo, anche adottando l'intelligenza artificiale per creare nuove esperienze cliente, modelli di business e flussi di fatturato», ha dichiarato il presidente di WPP, Philip Jansen. «La sua esperienza sarà di enorme valore per WPP, in un settore che affronta cambiamenti radicali e incertezza macroeconomica».
Un altro punto di forza è la conoscenza interna dell’azienda: siede nel consiglio di amministrazione dal 2019, dove ha contribuito alla definizione della strategia digitale.
Fino alla fine dell’anno, Rose sarà affiancata da Read per garantire una transizione graduale. Il suo addio arriva nel momento in cui prende forma WPP Media, il riassetto più ambizioso dalla fine dell’era Sorrell. Il bilancio della leadership di Read è complesso: ha stabilizzato il gruppo e lanciato iniziative innovative, ma senza riuscire a invertire la tendenza negativa sui ricavi e sul titolo, oggi ai minimi da oltre 15 anni.
«Avendo lavorato a stretto contatto con Cindy negli ultimi sei anni, sono lieto di vederla Ceo di WPP», ha dichiarato Read. «Porta con sé una solida esperienza in tecnologia e intelligenza artificiale, e ha guidato con successo grandi organizzazioni globali con il talento al centro».
«WPP è un'azienda che conosco e amo, non solo per i miei sei anni nel Consiglio, ma anche come cliente e partner», ha commentato Rose. «Abbiamo una reputazione unica per creatività e competenze AI all’avanguardia. Non vedo l'ora di scrivere insieme il prossimo capitolo dell’azienda».
Le sfide sul tavolo
Rose entra in carica in un momento particolarmente delicato. La prima sfida sarà riattivare la crescita e la redditività, in un contesto segnato dal rallentamento del new business e dal pesante taglio alle stime annuali annunciato ieri.
Altrettanto strategico sarà il fronte dell’intelligenza artificiale, che WPP dovrà trasformare da rischio a leva competitiva. Rose ha seguito direttamente l’integrazione dell’AI in molte grandi aziende globali e conosce da vicino piattaforme come Azure OpenAI e Copilot, centrali per lo sviluppo dell’ecosistema WPP Open.
Sul piano organizzativo, dovrà completare la ristrutturazione interna, a partire dalla trasformazione di GroupM in WPP Media. In questo contesto, la capacità di attrarre e trattenere talenti in un contesto di ristrutturazione diventerà una variabile di grande importanza per il futuro.
Prima donna alla guida di WPP, Cindy Rose si troverà insomma a gestire WPP in una fase ricca di sfide, che chiarirà se il gruppo saprà consolidare la propria storica leadership nel settore.