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29/03/2022
di Teresa Nappi

Acquazzurra chiude il 2021 con ricavi in crescita del 55%

Il valore della produzione della società di bartering pubblicitario, guidata da Giancarlo Riva, ha raggiunto i 18,98 milioni di euro. Conclusa a ottobre 2021 l'acquisizione del 100% del capitale sociale di R10 S.r.l.

Giancarlo Riva è Presidente e Amministratore Delegato di Acquazzurra

Giancarlo Riva è Presidente e Amministratore Delegato di Acquazzurra

Acquazzurra, società di bartering pubblicitario nei settori arredamento, lifestyle, automotive, food&wine e tecnologia per prodotti di elevata qualità, ha chiuso un 2021 positivo.

Il documento di bilancio pubblicato dalla società, quotata su Euronext Growth Milan - Segmento Professionale, rivela in particolare un valore della produzione pari a 18,98 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in crescita del 55% rispetto ai 12,25 milioni di euro del 2020.

Tale risultato è stato conseguito a seguito della ripresa delle attività del Gruppo ed è stato raggiunto, in particolare, grazie alla forte crescita (+71%) dei ricavi da cessione beni - pari a 8,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021 -, rispetto ai 4,9 milioni di euro del 2020; e dei ricavi da cessione di spazi pubblicitari, pari a 10,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in crescita del 44% rispetto al dato 2020 (7,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020).


Leggi anche: ACQUAZZURRA, RICAVI IN AUMENTO DEL 150% NEL PRIMO SEMESTRE 2021


“Siamo molto soddisfatti dei risultati di chiusura 2021 di Acquazzurra”, dichiara Giancarlo Riva, Presidente e Amministratore Delegato di Acquazzurra. “Abbiamo registrato un’importante crescita del valore della produzione, con un aumento del 55% rispetto al 2020; sottolineiamo, in particolare, un aumento del fatturato per vendita merci pari al 71% rispetto al 2020, che ci incoraggia a proseguire il percorso di potenziamento dei nostri canali B2B e B2C, grazie a investimenti in logistica e digitalizzazione. Il processo di quotazione, concluso con successo a maggio 2021, continua a dare i suoi frutti in termini di notorietà e visibilità del Gruppo, favorendo lo sviluppo di nuove prestigiose collaborazioni. Inoltre, l’ingresso di nuove risorse specializzate ha rafforzato le competenze a livello di team, creando nuove opportunità di sviluppo, in particolare nel settore del turismo. Anche in un contesto geo-politico complesso, la natura anticiclica del business model di Acquazzurra ci permette di guardare con ottimismo alle nuove opportunità che il mercato può presentare”.

A guidare i risultati dell’esercizio 2021 sono stati soprattutto i ricavi e la marginalità generati dal settore automotive, pur evidenziando che tutti i settori strategici del Gruppo hanno riscontrato nell’esercizio 2021 una crescita rispetto al 2020, sia in termini di investimento pubblicitario, sia in termini di vendita merce.

“Questi risultati sono stati condizionati dalla progressiva ripresa delle attività nel corso dell’anno 2021 e dalle minori limitazioni conseguenti la pandemia, che hanno generato un clima di fiducia, tradotto in maggiori investimenti pubblicitari da parte delle aziende e un incremento dei consumi da parte dei clienti finali”, recita il documento finanziario.

L’Ebitda 2021 risulta pari a 880 mila euro, in crescita rispetto agli 800 mila euro del 2020. Su questo punto, il documento finanziario chiarisce che “sul risultato del 2020 hanno inciso sopravvenienze straordinarie nette positive per euro 0,45 milioni, mentre nel 2021 la crescita della marginalità è legata esclusivamente al business ordinario del Gruppo”.

Di conseguenza, se confrontato con il dato “adjusted” 2020, pari a 360 mila euro, l’Ebitda 2021 mostra una crescita rilevante, pari a 520 mila euro in valore assoluto (+145%).

L’utile netto registrato dal Gruppo Acquazzurra lo scorso anno è stato di 320 mila euro (era di 530 mila euro al 31 dicembre 2020).

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021 è stata cash positive per 960 mila euro, migliore rispetto all’indebitamento netto di 960 mila euro al 31 dicembre 2020. E il patrimonio netto al 31 dicembre 2021 ammonta a 4,43 milioni di euro, in crescita rispetto ai 2,06 milioni di euro del 31 dicembre 2020, una variazione ascrivibile principalmente all’aumento di capitale per l’operazione di quotazione conclusasi il 13 maggio 2021.

Principali fatti di rilievo avvenuti nell’esercizio 2021

Il documento finanziario rivela inoltre che il 27 ottobre 2021 Acquazzurra ha acquisito una quota pari al 10% del capitale sociale di R10 Srl - società interamente focalizzata sulle tematiche di arredo e design, costituita da Acquazzurra nel 2019 e già controllata al 90% - arrivando così a detenerne il 100% del suo capitale sociale.

Le prospettive per il 2022

Le crescenti performance registrate nel 2021 relativamente alle vendite al dettaglio, sia attraverso il negozio fisico sia attraverso il sito e-commerce, hanno spinto il management di Acquazzurra a investire ulteriormente nello sviluppo di questo canale di vendita.

In quest’ottica il Gruppo intende, in primo luogo, proseguire nell’attenta selezione delle commesse di bartering, orientandosi principalmente a soddisfare le esigenze della propria clientela retail, guardando anche ad un possibile ampliamento verso l’estero.

In secondo luogo, il Gruppo si sta dotando di un migliore sistema di gestione della logistica dei beni, al fine di incrementare le performance di approvvigionamento e rotazione dei prodotti in negozio e poter gestire in maniera ancora più efficiente la preparazione e spedizione della merce venduta online. A tal proposito, il Gruppo sta valutando di ampliare i propri spazi per le attività di logistica destinate alle vendite sul mercato nazionale ed estero, nonché al canale online.

Si segnala inoltre che nei primi mesi del 2022 il Gruppo ha rinnovato – tra gli altri – i contratti di bartering con i suoi due principali clienti, attivi nei settori tecnologia e automotive, assicurandosi la collaborazione con questi importanti partner anche per l’esercizio in corso.

Relativamente all’evoluzione del contesto geopolitico, si evidenzia che non è possibile prevedere gli effetti a lungo termine del conflitto tuttora in atto sul territorio ucraino e delle conseguenti sanzioni economiche inflitte alla Russia dalla comunità internazionale.

Attualmente, è stato rilevato un sensibile aumento dei costi di produzione dei beni, che si manifesta in un aumento dei listini da parte dei fornitori del Gruppo, oltre all’aumento di costi operativi quali elettricità e carburanti. Tali aumenti inaspriscono la difficoltà, già rilevata nella seconda parte del 2021, nel reperire prodotti finiti che sta colpendo alcuni specifici settori in cui opera il Gruppo.

In vista di queste incertezze sulla reperibilità dei beni, il Gruppo sta valutando e ha iniziato ad implementare lo sviluppo della propria offerta anche in favore del settore dei servizi e dei beni immateriali.

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