Gianna Casarin, People & Culture Manager, e Andrea Cappello, Founder e CEO, di WMR Group
In un panorama economico che misura il successo aziendale quasi esclusivamente attraverso i volumi di business, WMR Group sceglie di chiudere il 2025 presentando il proprio "Bilancio delle Persone", forte di un aumento del fatturato a doppia cifra.
Nel triennio 2023-2025, il gruppo - che riunisce Studio Cappello, Adviva e WMR Hospitality - ha raggiunto risultati di rilievo: il turnover è calato del 31% e il team è cresciuto del 25%, fino a superare i 90 collaboratori. Alla base di queste performance c'è “WMR Next”, un percorso strutturale e people-based di trasformazione, innovazione e crescita che dal 2022 coinvolge tutte le persone dell’ecosistema WMR Group.
Settimana di 4 giorni, flessibilità oraria e "No Meeting Zone"
Dopo un triennio di sperimentazione, WMR Group trasforma in policy ordinaria il venerdì pomeriggio libero a parità di retribuzione per i dipendenti con almeno 2 anni di anzianità, con orario ridotto a 36 ore, per almeno 7 mesi l’anno. Il modello adottato è il 100-90-100: 100% dello stipendio, 90% delle ore lavorate e 100% della produttività garantito da una migliore organizzazione.
Nel 2026 parte poi la sperimentazione della settimana corta di 4 giorni (35 ore totali) per i collaboratori con oltre 4 anni di anzianità, che potranno godere del venerdì interamente libero.
In più, grazie alla flessibilità oraria in entrata e in uscita, ogni dipendente può gestire autonomamente il proprio orario settimanale. Per tutelare la reale efficacia di questo modello, l'azienda ha istituito le fasce "no meeting" in corrispondenza degli slot di flessibilità, momenti in cui è vietato fissare riunioni per garantire la massima concentrazione e il rispetto dei tempi individuali.
Il verdetto della survey interna smonta il "paradosso della produttività"
Il successo del modello proposto da WMR Group è confermato dai dati raccolti attraverso il survey anonimo interno dedicato ai dipendenti che hanno usufruito della flessibilità e della riduzione oraria, realizzato a novembre. Le risposte medie smontano infatti il timore comune secondo cui meno ore equivalgano a ritmi più frenetici. All’affermazione “non percepisco che la riduzione oraria abbia comportato un aumento del carico di lavoro nei giorni lavorativi”, i dipendenti hanno assegnato un rassicurante 4.12/5, confermando l’assenza di sovraccarico. Altri dati chiave:
- Equilibrio Vita-Lavoro = 4.86/5
- Supporto dei Responsabili = 4.88/5
- Efficacia della Collaborazione = 4.74/5
- Impatto sul Benessere complessivo = 4.5/5.
Questo equilibrio è frutto di una riprogettazione dei processi di lavoro. La flessibilità (voto 4.8) non è anarchia, ma è supportata da una pianificazione rigorosa (voto 4.76).
Inoltre, oltre il 90% dei dipendenti dichiara di non aver mai sperimentato simili modelli in precedenza, rendendo WMR Group una best practice nel settore.
WMR Next: Smart Working Everywhere, nuovi congedi e formazione
La new entry legata al venerdì libero e le policy legate a flessibilità e riduzione oraria non sono iniziative sparse, ma parte del già citato progetto “WMR Next”. Il programma, inserito nel regolamento aziendale, mantiene attivi anche per il 2026 altri pilastri:
- Work From Anywhere, due settimane all'anno di smart working totale da qualsiasi parte del mondo, in aggiunta al modello di lavoro ibrido standard.
- Supporto alla Genitorialità, estensione del congedo di paternità obbligatorio di ulteriori 4 giorni (32 ore) interamente retribuiti.
- Investimento in Formazione, con un budget di circa 200.000 euro annui.
«Il 2025 si chiude con un investimento massiccio sulla crescita delle persone» dichiara Gianna Casarin, People & Culture Manager del gruppo. «Nel 2026, le vere protagoniste saranno le soft skills, con l’attivazione di corsi avanzati legati alla gestione dello stress, delle emozioni, dei conflitti, dei feedback e del tempo, alla comunicazione efficace e alla leadership, sulla base dei piani di sviluppo dei singoli dipendenti. Oltre a ciò, attiveremo anche percorsi individuali di Business Coaching, dopo un primo test positivo effettuato quest’anno» aggiunge in chiusura.
Dalle certificazioni tradizionali a "Great Place For a Good Life"
Consapevole che il valore delle persone non può essere racchiuso in certificazioni legate a dinamiche transazionali e metriche preimpostate, WMR Group ha scelto di superare le etichette di mercato. L'azienda punta oggi a un modello dove il benessere è un asset interno misurato dal sentiment reale, non un riconoscimento mediato da costi di certificazione e standard esterni.
WMR Group concepisce l'ambiente aziendale come uno spazio di crescita dove il talento incontra il benessere nella sua totalità, grazie a strumenti che impattino positivamente sulla sfera personale dei collaboratori, promuovendo equilibrio, consapevolezza e serenità. Per questo motivo, l'azienda ha deciso di creare il manifesto proprietario “WMR Next / Great Place For a Good Life”, un impegno che l’azienda rinnova, onora ed eleva ogni anno, rimettendo la verifica dei risultati al giudizio di chi vive l’azienda ogni giorno.
«Ispirandoci alla visione di imprenditori illuminati come Adriano Olivetti, abbiamo reso l’ambiente di lavoro un ecosistema al quale le certificazioni standard iniziano a stare strette» spiega Andrea Cappello, Founder e CEO di WMR Group. «Con “Great Place For a Good Life” vogliamo migliorare la vita dei nostri collaboratori tout court, ben oltre il perimetro dell'ufficio» conclude.
La solidità di queste iniziative è confermata dalla trasformazione organizzativa del gruppo, che ha visto quest’anno l'ingresso di nuove figure manageriali e la creazione di team specializzati per anticipare i trend e le evoluzioni del mercato.