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01/07/2025
di Redazione Engage

Scrivere con l'AI: il metodo "Perseo" rivoluziona il copywriting

Angelica Eruli, Ceo e Founder di Wecontent

Angelica Eruli, Ceo e Founder di Wecontent

Ogni settimana nascono nuove piattaforme, ogni mese cambiano gli algoritmi, ogni anno si ridefiniscono le regole della comunicazione digitale. Quello che funzionava ieri potrebbe essere obsoleto domani. Per i copywriter di oggi, l'adattamento non è più un'opzione: è una questione di sopravvivenza professionale in un ecosistema che premia solo chi sa anticipare il cambiamento.

L'avvento dell'intelligenza artificiale ha infatti già da qualche anno modificato irreversibilmente le dinamiche della scrittura professionale, costringendo i professionisti del settore a ripensare completamente il metodo, gli strumenti e i tempi.

È in questo scenario di profonda metamorfosi che il Metodo Perseo si propone come strumento progettato per integrare l'AI in maniera coerente e organica nel processo di scrittura.

Lo spiega Angelica Eruli, CEO e Founder di Wecontent - agenzia di copywriting di Milano ma attiva a livello internazionale -, esperta di copywriting e ideatrice di questo approccio, per comprendere come i professionisti della scrittura possano navigare con successo nell'era della scrittura ibrida.

Angelica, partiamo dal contesto attuale. Come descriveresti l'impatto dell'intelligenza artificiale sul mondo del copywriting?

"È da anni che stiamo vivendo un momento di transizione epocale che richiede ai copywriter di abbandonare definitivamente i vecchi paradigmi. L'AI non è più una minaccia futura, ma una realtà presente che ha già trasformato il nostro mestiere. Chi continua a lavorare come se nulla fosse cambiato, ignorando la scrittura ibrida, rischia di trovarsi completamente escluso dal mercato. La vera sfida non è resistere al cambiamento, ma imparare a cavalcarlo in modo strategico e consapevole".

Puoi spiegarci cosa intendi per "era della scrittura ibrida"?

"La scrittura ibrida - che a me piace di più definire cibernetica - è la fusione intelligente tra creatività umana e potenza dell'AI. Non si tratta di sostituire il copywriter con la macchina, né di ignorare le potenzialità tecnologiche disponibili.

È piuttosto l'arte di orchestrare una collaborazione sinergica dove gli LLM amplificano le capacità umane senza sostituire l'intuizione, l'empatia e la comprensione del contesto che solo un professionista esperto può apportare. Questa attività da direttore d’orchestra deve però seguire un framework strutturato, da qui il Metodo Perseo".

Come nasce il Metodo Perseo e quali sono i suoi principi fondamentali?

"Il nome Perseo non è casuale. Come l'eroe mitologico che riuscì a sconfiggere Medusa utilizzando strategicamente lo scudo riflettente, il copywriter deve imparare a utilizzare l'AI come strumento di potenziamento senza cadere nella trappola della dipendenza totale. Il rischio? Vedere pietrificata la propria attività. 

Il metodo si basa su un approccio strutturato che prevede fasi specifiche di integrazione tra pensiero strategico umano e supporto tecnologico, mantenendo sempre il controllo creativo nelle mani del professionista".

Quali sono le fasi concrete del Metodo Perseo?

"Il metodo si articola in sei fasi fondamentali che seguono l'acronimo Perseo:

  • Pianificazione strategica, dove definiamo obiettivi e target senza coinvolgimento dell'AI;
  • Esplorazione assistita, in cui utilizziamo l'intelligenza artificiale per generare idee e spunti creativi;
  • Revisione critica, dove filtriamo e selezioniamo i contenuti più promettenti; 
  • Scrittura e sviluppo creativo, la fase di copywriting puro in modalità ibrida;
  • Editing collaborativo, dove affiniamo il testo alternando interventi umani e suggerimenti AI;
  • Ottimizzazione finale, per garantire coerenza e efficacia comunicativa".

Quindi, nella vostra visione, i copywriter di oggi possono in un certo senso considerarsi degli eroi moderni, come Perseo?

"Assolutamente sì, e la metafora è più pertinente di quanto possa sembrare. Come Perseo ha dovuto affrontare un mostro apparentemente invincibile utilizzando intelligenza (non artificiale, in quel caso) e strumenti innovativi, i copywriter contemporanei si trovano davanti alla sfida di mantenere la propria rilevanza professionale in un mondo dominato dall'automazione. 

La differenza tra chi sopravvive e chi soccombe sta nella capacità di trasformare quella che appare come una minaccia in un'opportunità di crescita e potenziamento. Insomma, è il momento di usare lo scudo riflettente".

Quali sono i rischi più comuni che i copywriter dovrebbero evitare nell'utilizzo dell'AI?

"Il pericolo maggiore non riguarda solo l’appiattimento stilistico (già purtroppo dilagante) ma la perdita dell'identità e unicità professionale. Molti copywriter cadono nell'errore di delegare completamente il processo creativo all'AI, trasformandosi in semplici supervisori di contenuti generati automaticamente.

Questo processo porta inevitabilmente a una standardizzazione della comunicazione e alla perdita di quella unicità che rappresenta il valore aggiunto del professionista umano. Altri rischi includono la dipendenza tecnologica eccessiva e l'incapacità di sviluppare strategie originali, ma questo è un altro discorso".

Come può il Metodo Perseo aiutare i copywriter (anche in azienda) a mantenere la propria competitività sul mercato?

"Il metodo fornisce un framework strutturato che consente di sfruttare i vantaggi dell'AI senza perdere l'essenza del mestiere. Chi lo applica correttamente riesce a produrre contenuti di qualità superiore in tempi ridotti, mantenendo al contempo l'originalità e l'efficacia comunicativa che i clienti cercano. È una forma di evoluzione professionale che permette non solo di sopravvivere al cambiamento, ma di prosperare grazie ad esso".

Qual è la tua visione per il futuro del copywriting?

"Spero in un futuro in cui i copywriter sono più preparati e diventeranno dei veri e propri eroi della comunicazione digitale, capaci di coordinare strumenti sempre più sofisticati per creare narrazioni coinvolgenti e strategie di comunicazione innovative. 

Chi saprà padroneggiare la scrittura ibrida non avrà solo garantita la propria sopravvivenza professionale, ma si posizionerà come leader in un mercato che premierà sempre di più la capacità di sintesi tra intelligenza umana e artificiale".

Un ultimo consiglio per i copywriter che si affacciano a questa nuova era?

"Non abbiate paura del cambiamento, ma non sottovalutate nemmeno la complessità della transizione. Investite tempo nella formazione continua, sperimentate con curiosità ma mantenete sempre un approccio critico. L'AI è uno strumento potentissimo, ma la strategia, l'empatia e la comprensione profonda del target restano prerogative umane insostituibili. Il futuro appartiene a chi saprà essere sia artigiano della parola che maestro della tecnologia".

L'intervista ad Angelica Eruli restituisce un quadro chiaro delle sfide e delle opportunità che caratterizzano l'attuale momento storico del copywriting. Il Metodo Perseo non è una semplice tecnica, ma come una filosofia di lavoro che riconcilia tradizione e innovazione, permettendo ai professionisti della scrittura di affrontare con successo l'era della comunicazione ibrida. 

Come gli eroi mitologici, anche i copywriter di oggi sono chiamati a compiere un'impresa apparentemente impossibile: restare umani in un mondo sempre più automatizzato, trasformando la sfida tecnologica nella propria più grande opportunità di crescita.

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