• Programmatic
  • Engage conference
  • Engage Advanced TV
  • Engage Play
29/04/2025
di Alessandra La Rosa

OpenAI accelera la rivalità con Google: «Siamo disposti a comprare Chrome», mentre ChatGpt apre allo shopping

Sul celebre chatbot sarà possibile trovare e confrontare articoli tramite conversazioni per poi connettersi direttamente ai venditori per effettuare l'acquisto

Foto di Levart_Photographer su Unsplash

Foto di Levart_Photographer su Unsplash

Si intensifica la rivalità tra OpenAI, la società proprietaria del celebre chatbot di intelligenza artificiale ChatGpt, e Google

Nei giorni scorsi, in occasione del processo antitrust in corso a Washington contro Alphabet, un dirigente di OpenAI ha dichiarato che l'azienda sarebbe interessata a comprare Chrome, qualora Google fosse costretta a cederlo. La vendita del browser è una delle richieste avanzate dal dipartimento di Giustizia americano per "sanare" la posizione di monopolio di Google nel campo delle ricerche e della pubblicità online. 


Leggi anche: NUOVA SENTENZA USA CONTRO GOOGLE: DETIENE UN MONOPOLIO ILLEGALE NELLA VENDITA DI PUBBLICITÀ 


OpenAI, del resto, non avrebbe problemi nel reperire i capitali per un eventuale acquisto di Chrome: recentemente ha infatti chiuso il più cospicuo round di finanziamento della storia, pari a 40 miliardi di dollari, portando così la propria valutazione a 300 miliardi, cifra che di fatto la rende la più grande società privata al mondo dopo la SpaceX di Elon Musk.

ChatGpt apre allo shopping

E la rivalità tra OpenAI e Google cresce anche su un altro fronte, quello dell'ecommerce. A seguito di un aggiornamento, infatti su ChatGpt arriva adesso anche un nuovo supporto per lo shopping, che consentirà agli utenti di trovare e confrontare articoli tramite conversazioni per poi connettersi direttamente ai venditori per effettuare l'acquisto.

La funzione di acquisto di ChatGpt si concentrerà inizialmente sulle categorie moda, bellezza ed elettronica di consumo. I consigli sui prodotti, ha dichiarato OpenAI, saranno personalizzati e proverranno dal web, non dalla pubblicità. Ciò significa che la società per il momento non riceverà commissioni sugli acquisti effettuati tramite il suo chatbot.

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI