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26/01/2024
di Lorenzo Mosciatti

Le agenzie usano troppi tool pubblicitari. Myndo: «Processi da snellire per essere più competitivi»

Nell’ambito dell’AI, sottolinea la società specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per il media, l’advertising e il mondo della gestione dati, la supervisione umana resterà fondamentale

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La tecnologia sta rapidamente evolvendo il modo in cui viviamo e lavoriamo, tanto che le organizzazioni che non si adatteranno a breve termine a questi cambiamenti rimarranno indietro rispetto alla concorrenza e svilupperanno delle criticità significative che si ripercuoteranno sull’efficienza operativa. E’ quanto mettono in luce i trend 2024 tech & advertising elaborati da Myndo, l’azienda italiana specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per il media, l’advertising e il mondo della gestione dati.

Secondo un sondaggio condotto da PwC nel 2023 su un campione di 4.410 Ceo provenienti da 105 Paesi, il 70% di loro ritiene che la rivoluzione dei tool e dei processi sia fondamentale per il successo futuro delle loro aziende. Ma quanti sono questi tool? Troppi, sottolinea Myndo. Si stima infatti che nel 2024 le agenzie utilizzeranno in media circa 10 piattaforme advertising al giorno e innumerevoli sistemi di gestione dei processi e dei flussi interni. Questo perché ciascun tool risponde solo in parte alle loro necessità.

L’obiettivo del 2024 sarà dunque proprio quello di snellire i processi razionalizzando i tool, riducendo così i costi e aumentando l’efficienza operativa. Secondo Myndo, il Ceo dovrà porsi “in prima linea come Chief Architect e garantire che l'architettura tecnologica dell'azienda supporti gli obiettivi aziendali e sia in grado di evolversi per soddisfare le mutevoli esigenze richieste dal mercato”.

Altro punto centrale è l’investimento nell’AI: nel 2024 le prime 10 agenzie al mondo metteranno sul piatto 50 milioni di dollari in partnership in questo ambito. L'AI nella pubblicità viene sempre più utilizzata nell’ambito creativo, ma trova un’applicazione più funzionale anche nell’automatizzazione delle attività ripetitive, dando più spazio ai dipendenti di realizzare attività strategiche e di affiancamento al cliente.


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Ma l’AI non è un pilota automatico. Il consiglio, spiega sempre Myndo, è quello di assicurarsi che tutti gli strumenti a disposizione siano in linea con l’organizzazione aziendale e con le capacità degli operativi di utilizzo di questi strumenti. La supervisione umana è fondamentale. Solo attraverso un equilibrio tra innovazione tecnologica e controllo umano si può pensare di sfruttare pienamente il potenziale dell'IA per ottimizzare processi e strategie nel mondo dei media.

In Myndo l'integrazione dell’intelligenza artificiale all’interno dei tool segue un’attenta analisi, una valutazione costante con una fase di testing. L’integrazione con la piattaforma di semplificazione, conclude la società, sarà attiva aggiungendo funzioni che per il mondo del media rappresenteranno “la svolta della pianificazione, della reportistica e della governance dei dati”.


 

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