Il settore MarTech, già fortemente influenzato dall’introduzione dell’AI generativa, sta vivendo oggi una nuova fase evolutiva. Protagoniste di questo cambiamento sono le metodologie no-code e l’Agentic AI, che segnano l’inizio di una nuova era in termini di agilità per i team marketing. Queste tecnologie permettono infatti alle aziende di essere più agili ed efficienti nella gestione delle campagne e di personalizzare in modo più preciso l’esperienza cliente e di rispondere in modo rapido ed efficace a contesti e bisogni in continua trasformazione.
Sempre più imprese stanno adottando piattaforme low-code e no-code – strumenti che consentono di sviluppare applicazioni e soluzioni di intelligenza artificiale senza scrivere codice – per costruire soluzioni personalizzate, tagliate sulle proprie necessità specifiche, senza dover passare dal supporto diretto dei reparti IT. In questo scenario, l’architettura MarTech si sta spostando verso piattaforme più flessibili e customer-centric. Questo approccio consente ai brand di integrare le migliori tecnologie disponibili e di adattarsi con maggiore rapidità ai cambiamenti, offrendo esperienze e messaggi più rilevanti.
Parallelamente, si assiste a una crescente adozione di sistemi di intelligenza artificiale multi-agente: vere e proprie reti di agenti intelligenti capaci di collaborare per automatizzare e ottimizzare flussi di lavoro complessi nel marketing. Questi sistemi possono occuparsi di tutto, dalla personalizzazione dei contenuti in tempo reale all’analisi avanzata dei dati, dall’orchestrazione di campagne multicanale fino all’automazione dell’assistenza clienti. A differenza dell’automazione tradizionale, gli agenti AI apprendono costantemente, prendono decisioni in tempo reale e interagiscono con i team umani per garantire coerenza con i valori del brand e gli obiettivi creativi.
Ne parliamo con Antonio D’Agata, Director Strategic Accounts & Partner di Axiante, Business Innovation Integrator.
Partiamo dallo scenario attuale: come sta cambiando il panorama delle tecnologie MarTech con l’arrivo di soluzioni low-code e no-code e Agentic AI?
Indubbiamente il panorama MarTech sta attraversando una fase di profonda trasformazione guidata dall’adozione delle tecnologie AI e dall'emergere di soluzioni low-code/no-code e dall’Agentic AI. Queste ultime innovazioni stanno ridefinendo le dinamiche operative del marketing, offrendo nuove possibilità in termini di autonomia, velocità di esecuzione e capacità decisionale.
Le piattaforme low-code e no-code, in particolare, stanno democratizzando l’accesso alla tecnologia: consentono ai team marketing di progettare, testare e lanciare campagne o journey personalizzati senza dover ricorrere costantemente al supporto dei reparti IT o di sviluppo, riducendo drasticamente i tempi di go-to-market e favorendo la sperimentazione.
Tuttavia, è con l’arrivo degli agenti AI – la cosiddetta Agentic AI – che si sta assistendo a un cambiamento ancora più radicale. Non si tratta più semplicemente di automatizzare task ripetitivi, ma di introdurre una nuova forma di intelligenza operativa: sistemi capaci di prendere decisioni in autonomia, adattarsi dinamicamente al contesto, apprendere dai dati in tempo reale e orchestrare azioni complesse lungo l’intero customer journey multicanale dei clienti. L’Agentic AI rappresenta un’evoluzione sostanziale rispetto ai tradizionali motori di automazione. Questi agenti intelligenti possono, ad esempio, monitorare il comportamento degli utenti su più canali, identificare pattern emergenti, generare contenuti – messaggi, offerte, supporti, etc. – realmente personalizzati, ottimizzare le strategie in tempo reale e persino coordinarsi tra loro per raggiungere obiettivi di marketing più ampi, con un grado di proattività prima impensabile.
In sintesi, non si tratta solo di indipendenza tecnica, ma i team marketing acquisiscono anche strumenti più sofisticati per interpretare il mercato e guidare l’innovazione. Il risultato è un MarTech più agile e orientato al dato e al valore, in cui la tecnologia non è più un vincolo ma a tutti gli effetti un abilitatore.
Quindi, secondo te, quali sono poi i principali vantaggi dell'adozione di queste tecnologie?
ll primo, e forse il più immediato, è legato alla velocità operativa: grazie all'automazione e alla semplificazione dei processi, si riduce drasticamente il tempo necessario per progettare, realizzare e gestire le campagne marketing o di customer experience management, con un impatto significativo in termini di efficienza e time-to-market.
Un secondo vantaggio, meno tangibile ma altrettanto importante, riguarda la dimensione culturale. L’introduzione di strumenti low-code/no-code consente di
trasferire maggiore autonomia ai team, favorendo un senso di ownership e responsabilizzazione. Questo porta da un lato alla nascita di una forma di empowerment operativo, che – se ben canalizzato – può tradursi in un vantaggio competitivo concreto. Dall’altro l’adozione di una cultura sperimentale basata su iterazioni rapide, apprendimento continuo e miglioramento incrementale. Si crea così un contesto favorevole all’innovazione bottom-up, in cui le idee e le soluzioni possono nascere direttamente da chi è più vicino all’esigenza stessa, ai dati e ai clienti.
Infine, queste tecnologie consentono di superare molte delle rigidità tipiche delle strutture organizzative tradizionali, rompendo i silos tra funzioni e favorendo una maggiore collaborazione interfunzionale. Questo approccio più fluido non solo velocizza i processi, ma favorisce anche una migliore condivisione della conoscenza e una maggiore allineamento rispetto agli obiettivi strategici dell’azienda.
Dal punto di vista creativo, queste tecnologie come possono aiutare a migliorare le performance delle aziende?
Queste tecnologie sono strumenti per migliorare le performance aziendali anche dal punto di vista creativo. In primo luogo queste soluzioni permettono di
semplificare e automatizzare numerose attività operative e ripetitive a basso valore aggiunto, liberando risorse e tempo preziosi da riallocare per l’appunto su processi strategici e creativi.
Inoltre l’Agentic AI si configura come un vero e proprio “alleato virtuale” in grado di affiancare i team, potenziandone le capacità senza sostituire l’intelligenza umana. Grazie alla capacità di analizzare grandi quantità di dati e generare insight e migliorare l'efficienza, stimola l’ideazione di soluzioni innovative e riduce i tempi di esecuzione.
Nel contesto creativo, questo si traduce in un supporto concreto per generare contenuti, personalizzare esperienze, testare rapidamente nuove idee, messaggi e attività, facilitando così un processo decisionale più tempestivo, efficace e informato.
Secondo te, che impatto avranno sul marketing queste nuove tecnologie?
L’impatto delle nuove tecnologie sul marketing sarà profondo e trasformerà radicalmente la gestione delle campagne e della customer experience. Un processo già peraltro in atto: oggi le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale permettono di raccogliere dati in tempo reale, analizzare le performance per esempio di una campagna promozionale o di rinnovo di una polizza in modo dinamico e personalizzare l’offerta o il messaggio in base ai comportamenti degli utenti. Si tratta di un livello di adattabilità e reattività impensabile da raggiungere solo con l’intervento umano.
Guardando più avanti, ci sono due aspetti particolarmente interessanti da considerare che stiamo già iniziando a osservare anche in Axiante. Il primo riguarda l’utilizzo degli agenti AI per generare insight, identificare anomalie e proporre in autonomia azioni correttive o addirittura iniziative commerciali. Il secondo aspetto, riguarda l’evoluzione della pianificazione: l’agentic AI è in grado di ottimizzare in modo continuo e proattivo la gestione dei budget marketing, migliorando le performance aziendali attraverso una distribuzione più efficace e strategica degli investimenti.
In sintesi, queste tecnologie non solo sono in grado di aumentare l’efficienza operativa e di supportare i processi creativi ma come Axiante crediamo che abiliteranno anche nuovi modelli decisionali, rendendo il marketing sempre più data driven, personalizzato e orientato ai risultati.