18/07/2025
di Mario Mancuso

ChatGPT diventa operativo: nasce l’agente che lavora al posto tuo (e con te)

Uno strumento evoluto che integra ricerca, navigazione e automazione per gestire attività complesse, lasciando all’utente il pieno controllo

ChatGPT non è più soltanto un assistente con cui conversare. OpenAI ha ufficialmente lanciato l’agente unificato di ChatGPT, una nuova funzione che consente al modello non solo di rispondere, ma anche di agire. L’agente è in grado di svolgere attività complesse in autonomia, direttamente sul web, utilizzando un computer virtuale. Non si limita più a offrire supporto testuale: ora può navigare, cliccare, compilare moduli, organizzare appuntamenti, creare documenti, preparare presentazioni o fare la spesa. E lo fa in modo dinamico, adattandosi in tempo reale alle esigenze dell’utente.

Il nuovo agente nasce dalla fusione delle funzionalità precedentemente offerte da strumenti come Operator, il browser remoto capace di interagire con le pagine web, e Deep Research, il motore di sintesi delle informazioni online. Ora tutto questo è integrato nel cuore di ChatGPT, creando un unico ambiente operativo in cui l’AI è capace di ragionare, eseguire, correggersi e chiedere conferma, agendo come un vero collaboratore digitale.

Il principio è semplice, si descrive un’attività da svolgere, per esempio “pianificare un viaggio aziendale o scrivere un pitch creativo per un cliente” e ChatGPT si occuperà dell’intero flusso, raccogliendo informazioni, interagendo con siti web, producendo materiali pronti all’uso. Durante l’esecuzione, si potrà intervenire, correggere, modificare le istruzioni o chiedere un riepilogo dei progressi, senza perdere il contesto.

Per quanto riguarda la sicurezza, come riportato da un blog dell’azienda, ChatGPT non compie mai azioni sensibili senza consenso esplicito, come inviare moduli, acquistare prodotti o interagire con siti che trattano dati personali. Inoltre, alcune attività — come l’invio di email o l’interazione con piattaforme sensibili — richiedono una supervisione attiva dell’utente, che deve approvare ogni passaggio. L’agente è addestrato per rifiutare richieste dannose o ambigue, ed è stato progettato per resistere a tentativi di manipolazione, come i prompt injection.

La disponibilità dell’agente è già attiva per gli utenti Pro, Plus e Team nel Regno Unito, mentre per l’Italia OpenAI ha annunciato che saranno comunicate a breve le date ufficiali di rilascio. Per ora, ogni utente ha a disposizione fino a 50 task al mese, con opzioni flessibili per estenderne l’uso.

 

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