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30/04/2020
di Simone Freddi

Facebook, tiene la pubblicità: +17% nei primi tre mesi del 2020, aprile è "flat"

Ricavi totali a +18% e utile raddoppiato sul Q1 2019 per la società di Menlo Park, che sul fronte della raccolta parla di stabilizzazione dopo un brusco calo a marzo

I primi effetti dell'epidemia di Coronavirus non hanno avuto un grande impatto sulla trimestrale di Facebook, che tra gennaio e marzo 2020 ha portato a casa 17,74 miliardi di dollari di ricavi, con una crescita del 18% rispetto al pari periodo del 2019 (pubblicità a +17%) e un utile netto più che raddoppiato sempre su base tendenziale, da 2,43 a 4,9 miliardi di dollari. Dati che hanno convinto il mercato, con il titolo che ha guadagnato 10 punti percentuali nell'after market a Wall Street, anche perché il social ha parlato di schiarite sul fronte della raccolta pubblicitaria dopo che questa è entrata in sofferenza a marzo. “Abbiamo assistito a una significativa riduzione della domanda di pubblicità, nonché a un relativo declino dei prezzi dei nostri annunci, nelle ultime tre settimane del primo trimestre del 2020”, ha fatto sapere la società guidata da Mark Zuckerberg. Dopo la brusca riduzione iniziale delle entrate pubblicitarie a marzo, il social ha però ravvisato dei “segni di stabilità” nelle prime tre settimane di aprile, “dove le entrate pubblicitarie sono state approssimativamente piatte rispetto allo stesso periodo di un anno fa”. Un trend visibile “in tutte le aree geografiche” . Ancora secondo la trimestrale, i costi operativi di Facebook sono cresciuti ma soltanto lievemente (+1%) e hanno così toccato quota 11,84 miliardi. Su questo fronte, il social prevede di realizzare risparmi concentrandosi sul taglio di viaggi, eventi e marketing e su un rallentamento della crescita del personale, senza tuttavia fermare il reclutamento di “talenti tecnici”. Gli utenti mensili attivi, invece, sono aumentati del 10% a 2,6 miliardi.

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