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19/12/2025
di Mario Mancuso

TikTok, ByteDance firma l’accordo per evitare il bando negli Stati Uniti

Sancita la nascita della joint venture americana: maggioranza a investitori Usa, ByteDance sotto il 20%. L’intesa ricalca il patto definito a settembre

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ByteDance ha firmato accordi vincolanti con investitori statunitensi e internazionali per la gestione delle attività di TikTok negli Stati Uniti, mettendo fine a una vicenda che da anni esponeva la piattaforma al rischio di un bando per motivi di sicurezza nazionale. Lo riportano BBC e Reuters, che confermano come l’operazione sia destinata a concludersi il 22 gennaio 2026.

L’intesa prevede la creazione di una nuova joint venture, TikTok USDS, che sarà controllata in maggioranza da investitori americani e globali. Secondo quanto comunicato dall’azienda in una nota interna ai dipendenti, ByteDance manterrà una quota del 19,9%, mentre l’80,1% sarà in mano a un consorzio che include Oracle, Silver Lake e il fondo emiratino MGX, insieme ad affiliate di investitori già presenti nel capitale del gruppo cinese, come riportato da Reuters.

Come raccontato anche da Engage.it nei mesi scorsi, l’accordo ricalca quanto era stato definito a settembre, quando l’amministrazione Trump aveva deciso di rinviare l’entrata in vigore della legge che avrebbe imposto la vendita o il bando dell’app negli Stati Uniti. All’epoca era emersa una prima intesa di massima, poi rimasta sospesa tra tensioni geopolitiche e dubbi sul ruolo effettivo di ByteDance nella governance e nella gestione dell’algoritmo.

Secondo la BBC, il nuovo assetto consentirà a “oltre 170 milioni di americani di continuare a utilizzare TikTok”, mentre Reuters sottolinea che la joint venture opererà come entità indipendente con responsabilità su protezione dei dati, sicurezza dell’algoritmo, moderazione dei contenuti e software assurance. Oracle, in particolare, assumerà il ruolo di “trusted security partner”, occupandosi della conservazione e del controllo dei dati degli utenti statunitensi su infrastrutture cloud localizzate negli Usa, come riportato da Reuters.

Restano tuttavia alcune criticità. Come riporta la testata inglese, diversi osservatori e legislatori hanno espresso dubbi sull’effettivo trasferimento o licenza dell’algoritmo di raccomandazione, elemento centrale delle preoccupazioni di Washington. Come dichiarato alla BBC da Alvin Graylin, docente al MIT, TikTok “è diventato una pedina nel più ampio rapporto tra Stati Uniti e Cina”, e l’intesa va letta come una “de-escalation calibrata” che consente a entrambe le parti di rivendicare un risultato politico.

Secondo Reuters, il nuovo assetto societario dovrebbe ora chiudere definitivamente il dossier, anche se non mancano le critiche bipartisan: il senatore democratico Ron Wyden, citato dalla BBC, ha affermato che l’accordo “non farà nulla per proteggere la privacy degli utenti americani”.

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