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OneDay Post-it

A cura di OneDay

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15/05/2020
di engage

Solo gli stupidi non cambiano idea: streaming e cinema, da nemici ad alleati

Con la chiusura dei cinema a causa del Coronavirus, la GenZ si è dovuta accontentare di ogni forma di intrattenimento domestico, preferendo la fruizione di contenuti online

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Correva il 9 marzo 2020 quando per fronteggiare l’emergenza Covid-19 venne comunicata la chiusura di tutte le sale cinematografiche. Una decisione sofferta, ma necessaria per fronteggiare il diffondersi del virus. La chiusura era prevista fino al 3 aprile, in seguito però prorogata fino a data da destinarsi, tant’è che oggi insieme a teatri e discoteche, i cinema vivono ancora nell’incertezza. È molto probabile che le sale cinematografiche saranno tra le ultime ad alzare la saracinesca, forse nel periodo autunnale o addirittura nei primi mesi del 2021. Ma come ha affrontato la GenZ questa situazione? Come ha nutrito il suo fisiologico bisogno di contenuti di intrattenimento senza la possibilità di offerte dal grande schermo? Lo abbiamo chiesto direttamente al target grazie a una survey lanciata sul canale Instagram di ScuolaZoo, il media brand di riferimento degli studenti italiani. In sole 24 ore (insomma, la vita di una stories) abbiamo raccolto oltre 1200 risposte di ragazzi tra i 13 e i 24 anni, per una percentuale di completamento del sondaggio pari al 100%. Risultati ottimi che confermano la coerenza tra linguaggio, canale di distribuzione e un target non semplice da intercettare. Cosa ci hanno detto quindi? Senza poter uscire di casa e senza occasioni per socializzare, la GenZ si è dovuta accontentare di ogni forma di intrattenimento domestico, ma in cima alle classifica delle preferenze (76%) si attesta proprio la fruizione di contenuti online: streaming, gaming e videochat. Il lockdown non ha cambiato le esigenze di intrattenimento di questa generazione, bensì le ha ristrette tra le uniche alternative disponibili e trasformate adattandole al periodo di distanziamento sociale. Non ci sorprendono così i risultati di crescita delle piattaforme di streaming e tv on demand, su tutte Disney + e Netflix che hanno registrato rispettivamente un incremento di 50 e 16 milioni di abbonati. Gli altri player non stanno però a guardare: Hbo Max rilevata da Time Warner sarà lanciata a fine maggio, Peacock della NBC Universal di Comcast è in fase pilota e sarà disponibile al pubblico da luglio. Con le sale chiuse, per molte case di distribuzione l’unica alternativa allo slittamento a tempo indeterminato dei titoli era l’uscita in digitale. Improvvisamente le piattaforme di streaming sono passate dall’essere il nemico n° 1 del cinema a un improbabile alleato (beh, solo gli stupidi non cambiano mai idea). È il caso ad esempio del film Trolls World Tour, che ha saltato le sale per l'emergenza Covid-19 ed è stato proposto a noleggio sui principali servizi con risultati ben oltre le aspettative: si parla di oltre 95 milioni di dollari nel solo Nord America in 3 settimane! Cifre di tutto rispetto se raffrontate al budget di produzione di circa 90 milioni di dollari, e che ora fanno tremare i cinema che temono un mutamento radicale delle abitudini di fruizione, ma soprattutto un cambio di strategia da parte delle case di distribuzione. Abbiamo chiesto alla GenZ anche un pensiero del futuro dell’esperienza cinematografica e il 77% di loro dichiara che tornerà al cinema appena la situazione lo consentirà. Il motivo? Per il 45% la magia del grande schermo batte la comodità del divano e dello streaming, mentre per il 32% è la convivialità e l’esperienza con gli amici a rendere irresistibile l’esperienza in sala. Tutto questo senza dimenticarci delle misure di sicurezza ed igiene (53% delle risposte). Per questo vanno nella direzione giusta le iniziative che stanno nascendo e che iniziano a muovere i primi passi in previsione della stagione estiva, ovvero il favorire la frequentazione dei cinema all’aperto e degli iconici drive in. Tornare ad aggregarsi vivendo un film insieme attingendo anche ad abitudini del passato, ma garantendo contemporaneamente le misure igieniche e di social distancing della fase 2, è la strategia per ridare vita a un settore duramente colpito. Quali sorprese ci riserverà il futuro? Il passaggio di testimone definitivo tra il cinema e il digitale è avvenuto grazie al Covid-19? Senza dubbio le sale offrono un'esperienza amata e condivisa che non può essere replicata facilmente e a cui molti degli attuali utenti dei servizi digitali avrebbero volentieri partecipato se non fossero stati segregati in casa. Ma è altrettanto indubbio che il lockdown ha “obbligato” GenZ, e non solo, alla scoperta di nuove modalità di fruizione dell’intrattenimento e a nuove abitudini di comportamento. Non abbiamo la certezza di cosa ci aspetta, crediamo però che al termine di questa emergenza non ci sarà un “ritorno alle origini”. Molto più probabilmente tutta l’industria cinematografica dovrà evolversi per vivere una situazione di “nuova normalità” in cui le abitudini degli utenti saranno mutate e in cui la convivenza con il nemico-alleato digital sarà per forza più stretta di prima.