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08/05/2025
di Alessandra La Rosa

Magnite batte le attese nel Q1 2025: ricavi a +4%. Secondo trimestre in linea con le aspettative

Bene il business CTV e DV+. Ma sulla chiusura d’anno la società è cauta a causa della questione dazi

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Parte in positivo il 2025 di Magnite. La società indipendente di advertising lato offerta (sell-side), ha comunicato oggi i risultati operativi per il trimestre conclusosi il 31 marzo 2025, tra i quali risulta un aumento dei ricavi del 4% rispetto all'anno precedente, a quota 155,8 milioni di dollari, battendo le stime degli analisti che davano 142,2 milioni. L’utile per azione è stato di 0,12 dollari, contro le stime di mercato di 0,08 dollari.

La società ha registrato una perdita netta di 9,6 milioni di dollari, pari a 0,07 dollari per azione, rispetto a una perdita netta di 17,8 milioni di dollari, pari a 0,13 dollari per azione, nel primo trimestre del 2024. L’EBITDA Adjusted è di 36,8 milioni di dollari, in aumento del 47% rispetto all'anno precedente, rappresentando un margine EBITDA Adjusted del 25%, rispetto all'EBITDA Adjusted di 25,0 milioni di dollari o al margine del 19% del primo trimestre del 2024. 


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La performance nel secondo trimestre ad oggi è in linea con le precedenti aspettative; tuttavia, a causa dell'incertezza economica derivante dai dazi doganali, non vengono riconfermate le aspettative per l'intero anno 2025, spiega la società nella nota di bilancio.

"Abbiamo superato la fascia alta della nostra guidance sui ricavi per CTV e DV+ (il termine sta per “display, video e altri formati come native, audio e DOOH”, ndr.) nel primo trimestre, con una significativa sovraperformance dell'EBITDA Adjusted. La nostra performance è rimasta solida all'inizio del secondo trimestre. Tuttavia, abbiamo adottato un approccio più cauto alle nostre prospettive e alla guidance a causa dell'incertezza economica derivante dai dazi doganali", spiega Michael G. Barrett, CEO di Magnite. 


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"Nel settore CTV - prosegue il manager -, continuiamo a osservare una forte adozione del programmatic e siamo molto soddisfatti della crescita di Netflix e della sua continua implementazione del programmatic a livello globale. Per quanto riguarda la parte DV+ del business, plaudiamo alla monumentale sentenza antitrust contro Google. Questa sentenza e i suoi conseguenti rimedi hanno il potenziale per trasformare radicalmente l'internet aperto e creare un contesto più equo, il che potrebbe aumentare significativamente le nostre opportunità di monetizzazione e la nostra quota di mercato, possibilmente già dal prossimo anno.”

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