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14/05/2020
di Alessandra La Rosa

Gestione dei consensi: ora c'è più tempo per adattarsi al nuovo framework IAB

L'associazione ha esteso al 15 agosto la scadenza per il passaggio di editori e vendor al Transparency and Consent Framework v2.0. Oltre quella data la vecchia versione non avrà più supporto tecnico

Chi possiede una piattaforma di gestione dei consensi aderente al Transparency & Consent Framework (TCF) IAB v1.1 avrà più tempo per passare alla nuova versione v2.0. IAB Europe ha infatti reso noto che il suo tavolo di lavoro dedicato al Transparency & Consent Framework ha votato per estendere la scadenza oltre la quale l'associazione non offrirà supporto tecnico al TCF v1.1, la prima versione dello standard per la raccolta e gestione dei consensi all'uso dei dati in conformità al GDPR. Da qualche tempo il framework è stato aggiornato a una nuova versione, più efficiente e aderente ai bisogni del mercato, e pian piano editori e fornitori terzi stanno adattando le loro piattaforme di gestione dei consensi (CMP) alle regole del nuovo standard. Attualmente sono 400 i fornitori registrati al TCF v2.0. Molti, tuttavia, sono rimasti ancora indietro e, complice il Covid-19, stanno avendo più difficoltà a tenersi al passo: il passaggio dalla versione 1.1 alla 2.0 dello standard, infatti, richiede consulti e modifiche a livello ingegneristico e legale, che con il lockdown stanno diventando più complicati da gestire. Inizialmente, IAB aveva dichiarato che avrebbe fornito supporto tecnico per lo standard TCF v1.1 fino al 30 giugno. Adesso, invece, la scadenza è stata estesa al 15 agosto 2020. Entro quella data l'associazione auspica che nel mercato il passaggio alla nuova versione del framework sia stata completata.

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