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26/03/2020
di Cosimo Vestito

Coronavirus e pubblicità: i siti di notizie e hobby attraggono più investimenti

D'altra parte gli inserzionisti si stanno allontanando dalle categorie viaggi e sport. I dati di Pubmatic

Tra l’inizio e la metà di marzo, come conseguenza dell’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19, oltre a un calo sensibile della spesa pubblicitaria digitale globale si è registrato un forte riorientamento degli investimenti in termini di categoria. Lo si evince da uno studio di PubMatic che riporta i dati relativi gli investimenti sulla piattaforma di vendita di spazi, sulla base del monitoraggio di 13 miliardi di bid pubblicitarie mensili. Non sorprende, innanzitutto, che i siti di notizie abbiano registrato la spinta maggiore, +52% dal primo al diciotto marzo, un risultato dovuto al fatto che in questa fase il pubblico si sta tenendo costantemente informato sugli sviluppi della situazione. Ma se da una parte la tendenza potrebbe essere vista come un successo per gli editori di notizie, non tutte le testate stanno decidendo di monetizzare i propri contenuti relativi al Coronavirus. BBC Global News, ad esempio, ha stabilito di preservare fino al 20% della propria inventory per consentire annunci di pubblico servizio gratuiti. Le altre categorie che stanno beneficiando di questa situazione sono quelle degli hobby e degli interessi (31%) - poiché  i limiti imposti sulle attività quotidiane stanno consentendo maggior tempo libero alla persone - tecnologia (14%) e computer e istruzione (13%). D’altra parte, le categorie da cui gli inserzionisti si stanno allontanando sono i viaggi e gli sport, nel primo caso la spesa pubblicitaria è stata tagliata di due terzi mentre nel secondo del 40%. Seguono tra i segmenti penalizzati scienza (-26%) e famiglia e genitorialità (-24%) e moda

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