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22/02/2023
di Lorenzo Mosciatti

Il Sole 24 Ore: più digitale e internazionalizzazione nel Piano Industriale 2023-2026

Il gruppo editoriale guidato dall’amministratrice delegata Mirja Cartia d’Asero conta di raggiungere in tre anni un giro d’affari di 250 milioni di euro con un Ebitda di 44 milioni

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Una crescita costante e sostenibile del gruppo attraverso la digitalizzazione dei prodotti e dei processi, l’internazionalizzazione e la continua valorizzazione del brand. Sono questi i punti principali del Piano industriale 2023-2026 del Gruppo 24 Ore approvato dal consiglio di amministrazione. 

“Il nuovo Piano Industriale appena approvato è una chiara testimonianza della volontà del gruppo di perseguire, pur in un contesto macroeconomico caratterizzato da incertezze, una crescita continua e sostenibile facendo leva su innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione e iniziative ESG”, spiega Mirja Cartia d’Asero, Amministratrice Delegata del Gruppo 24 Ore. “Vogliamo potenziare ulteriormente il nostro ruolo di media group di riferimento per il sistema Paese in termini di informazione e di strumenti a supporto della business community per fronteggiare le nuove sfide nei mercati nazionali ed internazionali, tra cui la formazione, che per noi ha un ruolo sociale essenziale.”


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L’evoluzione del contesto di riferimento ha portato ad una rivisitazione di alcune iniziative previste nel precedente Piano 2022-2025 con una rimodulazione dei tempi di lancio delle stesse e, contestualmente, all’introduzione di alcune nuove iniziative industriali.

Il Piano 2023-2026 si articola su tre pillar di sviluppo fondamentali: la digitalizzazione dei prodotti e dei processi con un’ulteriore accelerazione e spinta, in ottica digital first e platform neutral, alla creazione e produzione del contenuto di qualità nei vari formati mettendo al centro l’integrazione delle diverse business unit, l’innovazione e l’utilizzo dei dati di fruizione della customer base; l’internazionalizzazione in ogni segmento con il rafforzamento delle partnership in essere con alcuni dei principali leader dell’informazione internazionale; la valorizzazione del brand sia nell’ambito del business della formazione, sia con lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi dedicati ai professionisti sul fronte dell’innovazione e della sostenibilità.


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Il Piano 2023-2026 prevede inoltre un’ulteriore spinta sugli investimenti abilitanti la trasformazione digitale del gruppo e l’ottimizzazione dei processi, con una rimodulazione temporale rispetto al precedente Piano 2022-2025.

Alla luce delle incertezze dello scenario macroeconomico e geopolitico caratterizzato dal conflitto in Ucraina, da una netta ripresa dell’inflazione, dall’incremento dei tassi d’interesse e dagli effetti residui del Covid-19, il Piano 2023-2026, pur riflettendo l’aumento dell’incidenza dei costi di materie prime ed energia e dei costi operativi, con conseguente riduzione della marginalità attesa rispetto al precedente Piano 2022-2025 elaborato in un contesto radicalmente diverso da quello odierno, conferma un progressivo miglioramento anno su anno dei principali indicatori economici e finanziari, con 250 milioni di euro di ricavi attesi nel 2026, un Ebitda di 45 milioni di euro e una posizione finanziaria netta attesa in progressivo miglioramento nell’arco del piano.

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