26/11/2020
di Caterina Varpi

GroupM analizza il forte impatto del Covid-19 sui consumi di Natale

Secondo la ricerca The Great Shift, 2 consumatori su 10 non metteranno mano al portafoglio

Dopo l'analisi dedicata a Black Friday e Cyber Monday, GroupM Research&Insight analizza, nella ricerca The Great Shift, l’evoluzione di bisogni e comportamenti dei consumatori italiani per il Natale 2020, anno della pandemia. 

La Unit Research & Insight di GroupM vuole rispondere ad alcune domande chiave che gli operatori del settore si stanno ponendo: cosa si aspettano, cosa desiderano e come si comporteranno le persone in occasione dell’imminente festività? Seguirà poi l’ultimo approfondimento dedicato ai Consumi 2021.


Leggi anche: GROUPM ANALIZZA L'IMPATTO DELLA PANDEMIA SU BLACK FRIDAY E CYBER MONDAY


Gli insight di questo progetto provengono dal Data Hub di GroupM sul Consumer Understanding alimentato dai dati proprietari di Live Panel e della DMP GroupM, dai dati digitali dei principali siti e canali online (come Amazon) e arricchito da un modulo di ricerca ad-hoc di 2.000 interviste sulla popolazione italiana online 16+.

Forte impatto del Covid-19 sul Natale 2020

Il Natale è da sempre, e quest’anno più che mai, sinonimo di: Famiglia per il 70,7% degli intervistati, Rito/Tradizione (62,4%) e Casa (50,8%). Inoltre, organizzare gli acquisti di Natale fa pensare a: Regalo per altri (60,5%), Negozio fisico (57,9%), più che quello online (41,0%) e Acquisti legati alla ricorrenza (29,6%).

Il Natale ai tempi del Covid-19 subisce quindi un forte impatto, secondo GroupM: per il 50,7% degli intervistati sarà il peggiore di sempre (in particolare per i Baby Boomers 56,1%).

Il lockdown impedirà infatti di svolgere le attività che più si amano in questo periodo dell’anno (o almeno si teme che ciò che avvenga). In particolare, agli italiani mancherà poter “Fare visita a parenti o amici” (37,8%, dato che sale per gli studenti, con il 43,3%), “Visitare i mercatini di Natale” (33,3%), “Visitare negozi/ fare shopping” (33,1%), “Girare liberamente nelle vie della città” (24,6%) e “Organizzare/Partecipare a feste ed eventi” (23,8%, in particolare per la GenZ al 33,2%).

Una parte degli italiani non farà acquisti: 2 su 10 non metteranno mano al proprio portafogli, e le principali motivazioni risiedono nello stato d’animo e sentiment negativo, nella situazione economica incerta e nella necessità di risparmiare nonché, per chi può, nella volontà di aiutare chi è in difficoltà.

E, tra chi li farà, nessuna spesa folle. L’investimento economico è allineato a quello di Black Friday & Cyber Monday e lontano dalle attese per un “classico Natale”, con una soglia massima di spesa che si aggira intorno ai 300 euro totali.

Il funnel dei Christmas Shoppers si amplia, a riprova che il Black Friday & Cyber Monday rappresentano ormai le occasioni migliori dell’anno per acquistare a prezzi vantaggiosi: solo il 14,7% farà acquisti last minute durante la settimana di Natale (o il giorno precedente), mentre il 51,0% si muoverà con 2-3 settimane di anticipo e il 34,3% addirittura 1 mese prima.

La speranza di poter curiosare nei negozi della città resiste. Le rielaborazioni dei DPCM alimentano le speranze degli italiani per un Natale da vivere in chiave new normal: solo il 23,2% dichiara di voler dar sfogo ai propri desideri d’acquisto utilizzando gli shop online, mentre il 25,2% spera di poterlo fare nei negozi fisici (in particolare i Baby Boomers 31,6%). Il 51,6% si muoverà tra online e offline, coerenti con i trend phygital e omnichannel (in particolare la GenX con il 54,7%).

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