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29/05/2025
di Andrea Di Domenico

Nespresso affida il suo account creativo globale a Leo di Publicis Groupe

A riportare l’indiscrezione è AdWeek, secondo cui l’agenzia si sarebbe imposta in una gara, ponendo termine a una collaborazione quasi ventennale con McCann

Un frame tratto da una recente campagna di Nespresso con George Clooney ed Eva Longoria

Un frame tratto da una recente campagna di Nespresso con George Clooney ed Eva Longoria

Nespresso ha affidato il suo account creativo globale a Leo, agenzia parte di Publicis Groupe nata dalla fusione tra Leo Burnett e Publicis Worldwide, ponendo così fine a una collaborazione quasi ventennale con McCann (IPG). A riportare la notizia, non ancora ufficiale, è AdWeek, secondo cui alla gara avrebbero partecipato, oltre a Leo e McCann, anche Ogilvy e TBWA.

Sempre secondo AdWeek, l’account media non sarebbe stato incluso nel pitch, e WPP continuerà a occuparsi di planning e buying per il brand di Nestlé in Europa. Nespresso manterrà comunque alcune collaborazioni con McCann Worldgroup e con altre agenzie del gruppo IPG – tra cui FutureBrand, UM, Weber Shandwick e MRM - per altri progetti creativi.

Un portavoce di McCann ha dichiarato ad AdWeek: “Siamo estremamente orgogliosi di aver collaborato con questo brand iconico, contribuendo a trasformarlo in un fenomeno globale. Dalla fortunata partnership con George Clooney alla potenza della piattaforma ‘Nespresso What else?’, questa relazione ha dato vita a campagne che hanno definito un nuovo standard nel caffè premium a livello mondiale. Auguriamo il meglio al brand in questa nuova fase e siamo entusiasti di proseguire una solida collaborazione attraverso le numerose attività con cui continuiamo a supportarne il business”.

Non sono state invece rilasciate dichiarazioni da parte del marchio né di Leo.

Per 19 anni, McCann ha puntato su umorismo, raffinatezza e il richiamo delle celebrità per promuovere i prodotti del marchio a livello globale. Nel 2006, McCann Paris ha lanciato “What Else?”, la prima comunicazione globale di Nespresso. Fu proprio con quella campagna che ebbe inizio il fortunato ruolo di George Clooney come ambassador del brand.

Da allora, l’attore è stato protagonista di decine di spot ironici che mettono in risalto l’artigianalità del marchio, con la partecipazione di altre celebrità, tra cui Jack Black e, più recentemente, Eva Longoria.

Pubblicità che ha consentito di sostenere il business di Nespresso. Il caffè, infatti, è stato un importante motore di crescita per la multinazionale svizzera. Sebbene il colosso del largo consumo abbia registrato un calo delle vendite dell’1,8% nel 2024, la crescita organica è aumentata del 2,2%, trainata da Nespresso, Nescafé e Starbucks (di cui detiene i diritti di vendita nella grande distribuzione e nei negozi al dettaglio).

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