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29/04/2025
di Caterina Varpi

Chiara Ferragni sale al 99% di Fenice, la società che controlla il suo brand. «È un nuovo inizio»

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Chiara Ferragni annuncia su Instagram di essere "per la prima volta diventata azionista di maggioranza di Chiara Ferragni Brand", accompagnando il post con un messaggio WhatsApp del suo legale che recita: "Congratulazioni, Chiara! Ti comunico che da questo momento hai il 99% della società che ha il tuo brand".

Aderendo all'aumento di capitale di 6,4 milioni di euro deliberato a marzo (ne abbiamo parlato qui), Chiara Ferragni ha ottenuto la quasi totalità delle quote dell'azienda Fenice srl, proprietaria di Chiara Ferragni Brand. L'operazione era stata decisa per ricostituire il capitale sociale dell'azienda, azzerato per ripianare oltre 10 milioni di perdite accumulate in seguito al Pandoro Gate.

I soci - Alchimia spa di Paolo Barletta, che aveva il 40% di Fenice, e della N1 srl ed Esuriens srl di Pasquale Morgese, entrambe con il 13,8% - non hanno partecipato all'aumento e la Sisterhood dell'imprenditrice ha assorbito le loro quote, passando dal 32,5% a quasi il 100%.

"Non è solo una questione di quote o di percentuali: è un inizio", spiega su Instagram Ferragni nel post dal titolo «To new starts and to whatever they might be». "Questa decisione è un passo concreto. È la scelta di rimettere le mani sulla mia storia, senza delegare, senza più far finta che tutto vada bene quando non va. È assumersi il peso e la bellezza di guidare, decidere, cambiare. È essere libera per la prima volta nel portare avanti il mio brand ed il mio nome".

"Non voglio raccontare una favola, le favole non esistono. Ma so che sto provando a costruire qualcosa di nuovo. Con fatica, lucidità e responsabilità. Non vi racconterò una rinascita perfetta, quella non sto riuscendo a viverla nemmeno io. Vi racconterò la realtà fatta di alti e bassi, imperfetta, mia. E questo è l'unico punto da cui ripartire", conclude il post.

Con questa operazione, Fenice ha potuto ricostituire un capitale minimo di 200mila euro per proseguire le attività, dopo le perdite degli ultimi due anni: i ricavi sono crollati da 14,3 milioni nel 2022 a meno di 2 milioni nel 2024.

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