28/10/2022
di Andrea Salvadori

Amazon, la crescita frena nel terzo trimestre ma non per la pubblicità (+25%)

I ricavi advertising del colosso dell’ecommerce hanno raggiunto i 9,55 miliardi di dollari, superando le stime degli analisti

Risulti finanziari deludenti per Amazon nel terzo trimestre del 2022. I ricavi del gigante dell'ecommerce sono risultati in aumento del 15% a quota 127,1 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti (127,46 miliardi) con una performance positiva in Nord America (+20%) e negativa nei mercati internazionali (-5%). Allo stesso modo la proiezione per gli ultimi tre mesi dell'anno guarda a ricavi per 140-148 miliardi, con una crescita compresa tra il 2% e l’8%, sotto le previsioni del mercato che scommetteva su 155,2 miliardi. L'utile netto è invece calato a 2,9 miliardi, o 28 centesimi per azione, in questo caso con una performance migliore dei 22 centesimi ipotizzati dagli analisti. Nelle contrattazioni after hours, il titolo di Amazon è arrivato a perdere fino al 21%. 

"Siamo incoraggiati dai progressi che stiamo facendo nel ridurre i costi e abbiamo una serie di iniziative che riteniamo porteranno a una più forte struttura dei costi", ha spiegato il Ceo Andy Jassy. “A livello macroeconomico molte cose stanno accadendo, bilanceremo dunque i nostri investimenti senza compromettere le nostre scommesse strategiche di lungo termine. Quello che non cambierà è la nostra maniacale attenzione all'esperienza dei consumatori".


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A pesare sul business di Amazon, e in particolare sull’andamento delle vendite al dettaglio, sono stati gli alti livelli di inflazione e le difficoltà economiche che tanti paesi stanno affrontando a causa della guerra ucraina. 

Bene invece l’attività pubblicitaria di Amazon, in controtendenza rispetto ai risultati dei suoi competitor (Meta, Google e Snap): i ricavi advertising sono aumentati infatti del 25% anno su anno raggiungendo quota 9,55 miliardi di dollari e superando oltretutto le stime degli analisti (9,48 miliardi di dollari). 

Amazon Web Services, la divisione che si occupa di cloud, ha infine chiuso i tre mesi con un fatturato di 20,5 milioni di dollari, meno rispetto ai 21,1 miliardi attesi dal mercato. 

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