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Il cloud e il business pubblicitario trainano i conti di Amazon nel terzo trimestre dell’anno, chiuso con risultati complessivamente inferiori rispetto alle previsioni del mercato.
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Il colosso dell’ecommerce ha fatturato 110,8 miliardi, un risultato in crescita del 15% e in linea con le sue attese, ma non con quelle degli analisti (111,6 miliardi). L’utile è inoltre calato del 49% a 3,2 miliardi di dollari, pari a 6,12 dollari per azione, a fronte di un attesa di 8,92 dollari. Per il quarto trimestre Amazon si aspetta un fatturato compreso tra 130 e 140 miliardi, in crescita tra il +4% e il +12%, anche in questo caso però sotto i quasi 142 miliardi stimati dagli esperti. «Nel quarto trimestre dovremo sostenere diversi miliardi di dollari di nuovi costi per far fronte all’aumento dei salari, ai problemi alle catene di approvvigionamento e all’aumento dei costi di spedizione», ha spiegato l’amministratore delegato Andy Jassy.
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Le note positive per Amazon arrivano dunque dalla divisione cloud Aws e dalle attività pubblicitarie, tanto che per la prima volta nella sua storia i ricavi derivanti dalle attività di commercio elettronico rappresentano meno della metà del business del gruppo di Seattle.
La divisione Aws ha chiuso il trimestre con un fatturato di 16,1% miliardi di dollari, in crescita del 39%. La unit Other, I cui ricavi spettano quasi totalmente alla pubblicità, ha quindi registrato entrate per 8 miliardi di dollari, in aumento del 49% su base annua. Sulla performance ha influito il forte incremento dei pezzi degli annunci advertising, determinato dal fatto che gli spazio pubblicitari a disposizione sulla piattaforma non sono in grado di soddisfare la domanda degli inserzionisti. Intanto, negli scorsi giorni la divisione pubblicitaria Amazon Ads ha presentato nel corso dell'evento annuale UnBoxed una serie di novità per gli inserzionisti, alcune delle quali sono disponibili anche per l'Italia.