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11/07/2022
di Simone Freddi

«L’AI non sostituisce il marketing manager, lo potenzia». Intervista a Luca Ricci di ByTek

Intelligenza Artificiale: quali sono le applicazioni più interessanti nel campo della comunicazione? Ne parliamo con il Customer Experience Director della martech company del Gruppo Datrix

Negli scorsi giorni, ha fatto molto discutere la dichiarazione di un ingegnere di Google secondo cui un algoritmo di intelligenza artificiale che stava testando (che si chiama LaMDA) sarebbe diventato “senziente”, in parole povere in grado di agire come un essere umano.

In realtà come è stato successivamente chiarito le cose non stanno esattamente così e in generale la strada verso una intelligenza artificiale “autonoma” è ancora lunga, come ci ha confermato Luca Ricci, Customer Experience Director di ByTek (Gruppo Datrix) nell’intervista che potete vedere qui sopra. “Benché si pensi che saremo dominati dalle macchine, la realtà è che quasi tutti gli algoritmi che utilizziamo di intelligenza artificiale sono “supervisionati”, quindi progettati e “allenati” dall’uomo”, ci ha spiegato Ricci. Se quindi “l’intelligenza umana è ancora il “decision maker”, d’altra parte gli umani progettano e “allenano” algoritmi di AI “sempre più performanti”, in grado di “fare emergere in millisecondi dei trend che gli umani identificherebbero in anni di lavoro”.


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Tutto questo vale ovviamente anche nell’ambio delle marketing technologies. L’AI, spiega Ricci, “non sostituisce il marketing manager, ma lo potenzia”. Grazie a un uso corretto dell’intelligenza artificiale, è possibile essere molto più rapidi, precisi ed efficaci. Il consiglio però è di puntare su obiettivi concreti:

“Piuttosto che concentrarsi su algoritmi ulta-customizzati dal ritorno incerto, meglio concentrarsi su su quello che l’AI è già in grado di fare, e in cui è fondamentale: aiutarci a prendere decisioni, velocizzare processi di analisi e anomaly detection, permetterci di fare meglio il nostro lavoro”. L’AI è, insomma, “un grande abilitatore e supporto di strategie umane” in un contesto in cui il martech affronta sfide decisive, anche alla luce delle grandi questioni tecnologiche e legislative che investono il settore. “La raccolta dei dati e il loro arricchimento, da una parte, e la personalizzazione dell’esperienza del cliente dall’altra sono i temi che potranno far fare la differenza alle aziende intraprendono un percorso nell’ambito del martech», spiega Ricci.  

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