Verizon Media stringe una partnership con Broadsign e continua l’espansione nel DOOH.
L’annuncio ufficializza un accordo che prevede l’integrazione della DSP di Verizon Media con la SSP Broadsign Reach DOOH.
Questo significa che dal primo settembre 2020, gli advertiser di Verizon Media - società guidata in Italia dalla General Manager Christina Lundari -, potranno accedere facilmente all’inventory globale di programmatic DOOH (pDOOH) di Broadsign per i loro acquisti omnichannel.
La partnership, come già sottolineato, segna un’ulteriore evoluzione di Verizon Media nel DOOH, un percorso che l’ha vista in febbraio stringere un accordo anche con Viooh controllata da JCDecaux (leggi qui) e più recentemente anche arricchire la propria offerta in termini di targeting (leggi qui). La media company riconosce quindi il valore del mezzo nelle campagne omnicanale anche a fronte del fatto che un crescente numero di consumatori nota e apprezza la capacità del DOOH di catturare la loro attenzione.
Secondo un recente studio commissionato da Verizon Media a Toluna (Verizon Media and Toluna Research Study, August 2020), infatti, l’80% dei consumatori ricorda la pubblicità DOOH, indicando autostrade, negozi di alimentari e stazioni di servizio come luoghi più adatti a questo tipo di fruizione.
“Avere la possibilità di accedere a posizionamenti premium per le proprie campagne DOOH aggiunge un valore unico agli acquisti programmatici omnichannel degli inserzionisti”, spiega Greg MacDonald, VP Marketplace Partnerships di Verizon Media.
“Con questo accordo, stiamo rendendo ancora più facile per i nostri clienti ottimizzare le creatività durante la pianificazione e la diffusione di campagne, oltre ad ampliare la loro copertura di pubblico. Siamo lieti di aver intensificato il nostro rapporto con Broadsign e di poter continuare a offrire ai clienti attivi sulla nostra DSP un più ampio ventaglio di opportunità per la loro comunicazione omnicanale su larga scala”.
Le potenzialità dell’accordo tra Verizon Media e Broadsign
L’integrazione della DSP di Verizon Media con Broadsign Reach consente ai buyer di ampliare la propria capacità di raggiungere il pubblico di consumatori e combina la potente suite di pianificazione, targeting e misurazione dell’una con l’ampio network globale di schermi digitali dell’altra.
Broadsign, per inciso, non ha una sede fisica in Italia, ma la società è fortemente attiva nel nostro mercato, con una rete di publisher che utilizzano la sua tecnologia per potenziare i propri network DOOH in tutto il territorio, come Grandi Stazioni Retail e Media One. In generale, la SSP vanta un’inventory di 187 mila schermi digitali in aeroporti, centri commerciali, centri sanitari, trasporti pubblici e molti altri luoghi.
“Il Programmatic DOOH sta seguendo una traiettoria simile a quella del display advertising, ma alla velocità della luce”, aggiunge Adam Green, SVP e GM di Broadsign Reach.“Lo scorso anno è stata raggiunta la massa critica dell’inventory di schermi disponibili in programmatic e i prossimi passi nell’evoluzione del settore stanno nel miglioramento in termini di previsioni, decisioni e ottimizzazioni. L’integrazione tra Broadsign Reach e Verizon Media contribuirà a realizzare questa visione. Verizon Media - ha continuato Green - è un pioniere quando si parla di omnicanalità e una delle prime DSP ad aver riconosciuto il valore intrinseco del pDOOH. Questa collaborazione segna un enorme passo avanti per la pubblicità omnicanale e il pDOOH, portando pari benefici sia ai buyer sia ai proprietari di media”.
Gli obiettivi di Verizon Media
L’accordo permetterà, dunque, a Verizon Media non solo si ampliare la propria presenza nel mercato del Digital Out of Home, in particolare nei Paesi latinoamericani ed europei, ma anche di offrire ai buyer - attraverso la propria piattaforma - funzionalità creative dinamiche avanzate e trasparenza, nonché il supporto per deal in programmatic guaranteed, tra le altre cose.
Attualmente, Verizon Media offre servizi di attribuzione e misurazione in ambiente DOOH attraverso soluzioni di terza parte, ma presto rilascerà una nuova soluzione proprietaria utilizzando i suoi dati di prima parte verificati.