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26/08/2020
di Alessandra La Rosa

Verizon Media arricchisce la DSP con una nuova soluzione per il targeting contestuale

La società punta ad offrire alle aziende un’alternativa all’uso dei cookie per la targettizzazione della pubblicità. Il tool sarà in Italia entro fine anno

Verizon Media continua ad arricchire la sua DSP. Sulla piattaforma lato acquisto della società arriva infatti una nuova soluzione per il targeting contestuale. Uno strumento di efficientamento dei costi, perfettamente personalizzabile, che consente alle aziende di creare una lista di tematiche adatta ai propri obiettivi di business.

Alla base della soluzione, una tecnologia che opera a livello granulare sui contenuti di una pagina, arrivando a individuare in maniera accurata quelli che meglio rispecchiano i criteri impostati dall’azienda per l'erogazione della campagna.

«Le aziende vogliono essere allineate ai contenuti che risultano più rilevanti per i loro consumatori e aderenti ai loro valori. La nostra soluzione di targeting contestuale aiuta gli inserzionisti a erogare campagne sul giusto contenuto e contesto, assicurando coerenza tra i valori del brand e i media», ha spiegato Iván Markman, Chief Business Officer di Verizon Media, in un’intervista a Publishers Daily, aggiungendo che nuove funzionalità in ambito contestuale saranno messe a punto in futuro.

Questa appena lanciata non è la prima soluzione di targeting contestuale per Verizon Media. La società già da qualche tempo infatti offre uno strumento per l’acquisto pubblicitario contestuale standard e basato sulla lingua, ma la nuova soluzione sarebbe stata progettata per essere più “intelligente” e personalizzabile della precedente.

Per Verizon Media, un’ulteriore novità volta ad offrire alle aziende valide alternative all’uso dei cookie terzi per la segmentazione e l’indirizzamento delle campagne pubblicitarie.

Contattata da Engage, Verizon Media ci ha fatto sapere che la soluzione al momento non è disponibile in Italia, ma la società sta già lavorando sul suo arrivo su vari mercati nel mondo, incluso il nostro, entro la fine di quest’anno.

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