di Alessandra La Rosa

Teads stringe una partnership con Integral Ad Science per la brand suitability

I marketer potranno accedere, attraverso Teads Ad Manager, alle liste di segmenti contextual curate da IAS e ottimizzare così le campagne programmatic

Teads, piattaforma media globale, potenzia la propria offerta relativa a brand suitability e contextual advertising grazie a una nuova partnership con Integral Ad Science (IAS), società specializzata nella qualità dei media digitali.

La collaborazione, che permetterà a Teads di integrare la soluzione Context Control di IAS, garantirà agli advertiser la massima sicurezza riguardo l’associazione dei messaggi pubblicitari con contenuti ritenuti inadeguati. I marketer infatti potranno accedere, attraverso Teads Ad Manager, alle liste di segmenti contextual curate da IAS e ottimizzare le campagne programmatic display e video direttamente in pre-bid. La soluzione è disponibile su scala globale.


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“Abbiamo constatato recentemente un forte incremento di marketer che sono più consapevoli che mai della sostenibilità delle loro strategie media – commenta Remi Cackel, Chief Product Officer di Teads –. La partnership con IAS dà agli advertiser un controllo molto maggiore sulle adiacenze di contenuto, sovrapponendo soluzioni di terza parte alle inventory di qualità di Teads. Offrendo ai nostri clienti il massimo livello di brand suitability e la possibilità di erogare campagne scalabili in grado di raggiungere più consumatori, continuiamo a costruire fiducia e a proporre soluzioni sicure per i brand. L’integrazione con IAS ci permetterà di aumentare il nostro supporto al giornalismo di qualità, creando migliori risultati di business per tutti”.

Come funziona la tecnologia di IAS disponibile tramite Teads

La tecnologia di IAS, che sfrutta la semantica cognitiva, utilizza il natural language processing (NLP) per comprendere dinamicamente le sfumature offerte dal contesto. La piattaforma è in grado di determinare il sentiment e le emozioni espresse dal contenuto, restituendone così una classificazione più precisa. Finora, le evidenze sui clienti di Teads hanno indicato un tasso di suitability del 99% sulle impression analizzate. E bloccando solamente lo specifico contenuto considerato inadeguato dal brand, la collaborazione offrirà a Teads la possibilità di massimizzare la scalabilità della campagna, e supportare allo stesso tempo il giornalismo di qualità evitando lo spreco di opportunità pubblicitarie.

“Siamo molto contenti di integrare la nostra soluzione preventiva Context Control all’interno della piattaforma di Teads, abilitando così gli advertiser a una maggiore personalizzazione delle loro campagne attraverso l’analisi del sentiment e delle emozioni suscitate dalle singole pagine – spiega Yannis Dosios, Chief Commercial Officer di IAS –. In un ecosistema cookieless, è anche un supporto alla monetizzazione degli spazi degli editori, che ora possono permettere agli advertiser di evitare contenuti inadeguati già in pre-bid, massimizzando la scalabilità rispetto a un approccio keyword-only o legato alla brand safety”.


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Grazie alla possibilità di scegliere tra oltre 200 segmenti di esclusione contestuale ottimizzati da IAS, i clienti di Teads avranno ora a disposizione un maggior controllo sul contesto dei contenuti e potranno evitare di erogare impression quando sono trattati specifici argomenti, inclusi articoli ritenuti rischiosi o dannosi. Oltre ai segmenti contestuali, utilizzando IAS è possibile costruire e applicare profili di brand suitability personalizzati all’interno di Teads Ad Manager.

“Questa integrazione evita la dispersione di inventory grazie al filtraggio preventivo, in pre-bid, impedendo l’erogazione di annunci ritenuti inadeguati e lasciando via libera ad abbinamenti con altre inserzioni a cui invece il contenuto è affine. In questo modo, gli editori sono nella posizione di monetizzare al meglio le loro inventory”, spiega Teads in una nota.

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