Taboola stringe una collaborazione con Moat, il fornitore di misurazioni di proprietà di Oracle, e offre così agli inserzionisti la possibilità di acquistare video impression pubblicitarie garantite.
Grazie all'accordo, da oggi se gli annunci pianificati sul network della società di content recommendation non soddisfano i parametri di viewability o di durata della visione dei video definiti a priori, le aziende non saranno tenute a pagarli.
L'accordo permette così a Moat di diventare un partner di verifica di terza parte per le oltre 20.000 imprese che comunicano a circa 1,4 miliardi di persone al mese sul network di Taboola.
Intanto, in uno scenario segnato dal forte rallentamento della spesa pubblicitaria a causa della pandemia di Covid-19, Taboola «sta osservando come alcune categorie di spender stiano investendo di più in queste settimane», ha spiegato un portavoce della società israeliana guidata dal Ceo Adam Singolda.
Negli Stati Uniti, a partire dall'11 marzo, il giorno in cui l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato il Coronavirus una pandemia, Taboola ha registrato infatti una crescita del 78% nella spesa pubblicitaria dei marchi tecnologici, un incremento del 62% da parte dei brand automobilistici e un aumento del 51% della spesa dei brand di prodotti per animali domestici (pare infatti che tanti cittadini americani, costretti a casa dalle disposizioni governative, stiano adottando gatti e cani per compagnia), mentre l’intrattenimento ha incrementato al spesa del 22%.
Anche alla luce di questi trend, e per valorizzare il proprio portafoglio di formati pubblicitari video, Taboola ha stretto l'accordo con Moat. Nel 2019 d'altronde quasi la metà della spesa pubblicitaria pianificata in modalità programmatica è stata utilizzata per i formati video. Nel 2020, secondo la società di ricerca eMarketer, questa voce raggiungerà un giro d’affari di quasi 35 miliardi di dollari.