di Alessandra La Rosa

La Quality Path Optimization migliora ROI e Supply Chain Visibility: i risultati di uno studio di IAS

Gli esperti di media digitali si aspettano che la media quality influenzerà in futuro la supply path optimization, rendendo la quality path optimisation ancora più importante per l'acquisto di inventory di alta qualità al costo più efficiente. Lo rivela il nuovo studio di Integral Ad Science (IAS), società specializzata a livello globale nella qualità dei media digitali, dal titolo “Constructing Your Quality Path”.

La pubblicità in programmatic sta crescendo in modo esponenziale, ma l'esperienza di acquisto sta diventando più complessa. Con i professionisti dei media che combattono contro la pressione per massimizzare la spesa pubblicitaria e l'impatto, è diventato fondamentale porre la SPO e la media quality in primo piano nelle strategie pubblicitarie digitali, spiega la società in una nota.

Stando ai risultati dello studio “Constructing Your Quality Path”, gli esperti dei media comprendono l'importanza di introdurre la media quality nelle strategie di path optimization. In particolare, il 93% degli esperti del settore media ritiene che la qualità della spesa per piattaforma lato offerta (SSP) sia importante per valutare la supply path performance; il 91% degli esperti di media ritiene che il qCPM sia importante per valutare la supply path performance; e il 53% degli esperti di media ritiene che sia importante sapere quanta spesa pubblicitaria è dedicata a media di bassa qualità.


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Gli intervistati sembrano concordi nell’affermare inoltre che la visibilità su costo e media quality facilita la comprensione delle performance della SSP e le decisioni di path optimization: il 69% degli esperti di media, quando prende decisioni di path optimization, considera la qualità della spesa; il 53% degli esperti di media ritiene che l'aggiunta della media quality alle metriche dei costi fornisca maggiore chiarezza; e l'aggiunta di metriche sulla qualità ha aumentato di 12 punti percentuali la fiducia degli esperti dei media nelle decisioni di path optimization.

Ancora, lo studio rileva che i partner del settore possono contribuire ad aumentare l'adozione di SPO attraverso la centralizzazione dei dati, la formazione e l'automazione degli insight. Il 53% degli esperti del settore media trarrebbe beneficio da piattaforme di terze parti che centralizzano la condivisione dei dati delle DSP; il 52% degli esperti del settore media trarrebbe vantaggio da maggiori indicazioni su come interpretare le metriche di performance; e il 49% degli esperti del settore media trarrebbe vantaggio da una maggiore automazione nell'utilizzo degli insight attraverso segmenti/ottimizzazione in pre-bid.

"Gli inserzionisti chiedono una maggiore trasparenza negli acquisti in programmatic e vogliono essere certi di ottenere, dalla loro spesa pubblicitaria, inventory di qualità - ha dichiarato Yannis Dosios, Chief Commercial Officer di IAS -. L'ampliamento dell'accesso al programmatic ha fatto sì che la stessa inventory pubblicitaria venisse offerta attraverso più percorsi, con conseguente aumento della complessità per gli inserzionisti. È qui che entra in gioco la Quality Path Optimization (QPO)".

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