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15/01/2021
di Teresa Nappi

Identity e post-cookie: SpotX annuncia il suo supporto a Unified ID 2.0

L'alternativa "open" ai cookie di terze parti raccoglie un altro importante sostenitore, come può essere la SSP video globale

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SpotX dà il suo supporto alla soluzione di identity open-source Unified ID 2.0.

L’abbandono dei cookie di terze parti come strumenti pubblicitari efficaci per la pianificazione di campagne online sarà effettivo tra un anno. E l’iniziativa che si sta imponendo come guida in questo nuovo mondo senza cookie è proprio Unified ID 2.0, il progetto promosso da The Trade Desk, pensato per fornire un framework open-source progettato per permettere alla pubblicità di restare in target con il proprio pubblico, proteggendo al contempo la privacy e la trasparenza dei consumatori e, soprattutto, senza fare affidamento su cookie di terze parti.

Il nuovo identificativo, che sarà gestito e disciplinato da un ente indipendente, offrirà ai consumatori piena trasparenza e controllo, con possibilità di opt-out in qualsiasi momento. Ma aiuterà anche i buyer a mantenere l’indirizzabilità rispetto al pubblico chiave e a supportare i flussi di lavoro di attribuzione e misurazione su più piattaforme e canali.

Come iniziativa aperta e corale, dal suo lancio Unified ID 2.0 ha raccolto già il supporto di 11 attori importanti della filiera come Index Exchange, LiveRamp, Nielsen, Criteo, The Washington Post, PubMatic e ora anche di SpotX.


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Sfruttando Unified ID 2.0, gli editori che lavorano con SpotX otterranno un maggiore controllo sui propri dati proprietari, creeranno un rapporto di fiducia con i consumatori e genereranno CPM più elevati.

 Allo stesso modo, gli inserzionisti e le piattaforme lato domanda (DSP) avranno una visione più olistica dei propri clienti e la capacità di sfruttare i dati sul pubblico in modo più efficiente per ottenere, in ultima analisi, performance più alte della campagna.

"La privacy rimane una priorità fondamentale per noi di SpotX, motivo per cui continuiamo ad adottare un approccio proattivo e trasparente sui dati che utilizziamo e su come li usiamo", ha affermato Kelly McMahon, SVP, operazioni globali di SpotX. "Unified ID 2.0 salvaguarda il valore dello scambio dati per una pubblicità più pertinente grazie a un framework semplificato per il consenso dell'utente, proteggendo allo stesso tempo tutte le parti dell'ecosistema. Il supporto di SpotX per questa tecnologia si basa sulla nostra promessa di proteggere tutti i dati e siamo entusiasti di essere una delle prime SSP video ad adottare questo aggiornamento per migliorare l’open web".

La società parte di RTL è stata tra le prime ad-tech company a dedicarsi alla protezione dei dati degli utenti con il lancio di Audience Lock nel 2017.


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Ora, integrando Unified ID 2.0, SpotX dimostra ulteriormente il proprio impegno per la tutela della privacy consentendo, al contempo, ai proprietari dei media di effettuare transazioni in modo sicuro e responsabile all'interno di ambienti aperti.

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