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05/03/2020
di Andrea Di Domenico

Video adv: come gestire efficacemente il carico pubblicitario? L'opinione del FWCE

Nel suo rapporto The Delicate Art of Balancing Ad Load, il FreeWheel Council for Premium Video Europe evidenzia come ottenere risultati positivi non solo in termini di soddisfazione del pubblico ma anche di ROI

Il FreeWheel Council for Premium Video Europe (FWCE) ha pubblicato oggi la sua ultima ricerca, The Delicate Art of Balancing Ad Load. Lo studio mira a tracciare un quadro attuale dell’ad load dei premium programmer europei, allo scopo di supportare la creazione di esperienze pubblicitarie ottimizzate per gli spettatori. L'ad load è il volume massimo di campagne mostrabili a un utente senza rovinare la sua esperienza di navigazione. Lo studio del FWCE contiene importanti approfondimenti sui vari approcci all’ad load e su come essi cambiano a seconda dell’emittente, dell’editore o della regione. Facendo riferimento a case study specifici e ad analisi approfondite dei dati, il rapporto evidenzia come gli ad load gestiti con una certa cura possono avere risultati positivi non solo in termini di soddisfazione del pubblico, ma anche in termini di ritorno sull’investimento. Come ha affermato David Rasmusson, Ad Tech domain Architect di Nent Group, “non esiste una soluzione unica per una gestione dell’ad load; il segreto è la volontà di innovare e sperimentare, attraverso un processo constante di reiterazione e di messa a punto basato su dati e ricerche. I programmer ricoprono un ruolo importante nello sviluppare strategie sofisticate che daranno impulso alla prossima fase dell’esperienza video”. Tramite l’analisi delle risposte degli spettatori si è creata una base per il benchmark di settore, come individuato dall’indagine. Attingendo ad altri studi sulle risposte emotive agli annunci pubblicitari, lo studio fornisce ai programmer un quadro dell’ad load più ottimizzato. Queste informazioni consentono ai publisher di adattare le loro strategie per garantire la soddisfazione dell’audience senza compromettere gli obiettivi degli inserzionisti e le proprie entrate pubblicitarie. Altre conclusioni dello studio sono le seguenti:

  • I cali degli spettatori avvengono soprattutto durante la trasmissione dei contenuti, solo per il 20% durante le pubblicità, a dimostrazione del fatto che gli annunci pubblicitari non sono il fattore principale nel determinare l’abbandono di uno stream da parte del pubblico.
  • Contenuti al di sopra di cinque minuti vengono distribuiti in media con due pre-roll e quattro mid-roll con una lunghezza media di ciascun annuncio pari a circa 20 secondi.
  • I tassi di completamento degli annunci pubblicitari superano il 90%, a dimostrazione dell'elevato engagement generato dai contenuti premium.
  • Il numero medio degli annunci pubblicitari è notevolmente diminuito negli ultimi tre anni.
Emmanuel Josserand, Brand, Agency and Industry Relations in FreeWheel, commenta: “Centrare il giusto equilibrio degli annunci pubblicitari in termini di volume è molto complesso, soprattutto in un ambiente video digitale molto competitivo, in cui i consumatori si trovano di fronte a una miriade di scelte. L’esperienza pubblicitaria ideale è quella che sa tenere gli spettatori ingaggiati realizzando allo stesso tempo gli obiettivi degli inserzionisti e i target economici e di customer retention degli editori. Questo rapporto mostra sia la scienza che l’arte di saper creare esperienze pubblicitarie video premium incentrate sui consumatori e il modo in cui gli editori e i broadcaster possono affinare e orchestrare la loro offerta video tramite il supporto di annunci pubblicitari’’.

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