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22/10/2019
di Alessandra La Rosa

Dataxu acquisita dal gigante OTT americano Roku per 150 milioni di dollari

La piattaforma, una delle ultime grandi DSP indipendenti sul mercato, andrà a potenziare l'offerta pubblicitaria della società statunitense

Dataxu ha una nuova casa. La società, una delle ultime grandi DSP indipendenti sul mercato, è stata infatti acquisita dal gigante OTT americano Roku per 150 milioni di dollari, tra cash e azioni. Per Roku, famosa per i suoi dispositivi che, attaccati alla tv, danno accesso a una serie di contenuti multimediali (ad esempio i servizi Netflix, Spotify e Hulu) tramite connessione internet, l'operazione servirà a rafforzare le proprie capacità di acquisto pubblicitario. Roku conta attualmente 30,5 milioni di account attivi sulla sua piattaforma, e da qualche tempo ha dato il via a una fiorente offerta pubblicitaria in programmatic. «La pubblicità televisiva sta progressivamente andando verso l'OTT e un modello data-driven focalizzato sui risultati per i brand - spiega il CEO di Roku Anthony Wood - L'acquisizione di dataxu accelererà la nostra piattaforma pubblicitaria, allo stesso tempo aiutando i nostri content partner a monetizzare la loro inventory in maniera ancora più efficace». Dataxu nasce come DSP nel 2009, e dallo scorso anno ha iniziato a focalizzare sempre più la propria offerta sull'ambito OTT con il lancio del TotalTV Marketplace e l'avvio di una serie di collaborazioni con grandi broadcaster televisivi come Viacom e Sky. La società, insieme a The Trade Desk, è stata anche una delle prime DSP a connettersi al private marketplace di Amazon Fire, il set-top box di Amazon. Un focus, quello di dataxu sul mondo televisivo, che giustifica in qualche modo l'interesse da parte di Roku. L'acquisizione della DSP arricchirà la piattaforma pubblicitaria OTT di Roku, consentendo alla società di offrire agli inserzionisti un'unica soluzione data-driven per pianificare, acquistare e ottimizzare la loro spesa pubblicitaria su TV e fornitori OTT. Il processo di acquisizione dovrebbe chiudersi nel quarto trimestre 2019.

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