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12/12/2022
di Rosa Guerrieri

Come si fa a ridurre le emissioni di CO2 della pubblicità digitale? La strategia di Scibids

Grazie all’AI Technology della società è possibile limitare le emissioni fino al 50%

Michele Marzan, Country Director Italy di Scibids

Michele Marzan, Country Director Italy di Scibids

Il rapporto 2022 Mitigation of Climate Change dell'IPCC sottolinea come la riduzione delle emissioni di CO2 sia un tema essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici globali. Non sorprende quindi che tra i principali punti su cui viene posta l’attenzione vi sia l’utilizzo dei servizi digital, fra cui anche la pubblicità digitale, un settore che emette milioni di tonnellate di CO2 ogni anno. Parliamo di emissioni che derivano in gran parte dall'energia utilizzata dai server che gestiscono l’asta in tempo reale delle impression, caricando ed erogando le creatività e gli stessi contenuti dei publisher.

Tra le società impegnate a ridurre le emissioni della pubblicità digitale grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate c’è Scibids, technology player che, grazie alla customizzazione di algoritmi specifici per ogni campagna è in grado anche di ottimizzare i processi operativi su cui si fonda il mercato pubblicitario e permette di attuare scelte a favore della riduzione della CO2.

"In media per ogni impression pubblicitaria viene prodotto un grammo di carbonio, il che significa che un milione di annunci genera la stessa quantità di emissioni di un volo di andata e ritorno da Boston a Londra per una persona. Considerando che una campagna pubblicitaria digitale nella media comprende milioni di impression, è facile capire come l'impatto totale sia davvero importante - afferma Michele Marzan, Country Director Italy di Scibids -. Grazie alla nostra tecnologia proprietaria, siamo in grado di dare una grossa mano in tal senso, lavorando al meglio sui tre fondamentali pillar che garantiscono di ottimizzare una campagna, senza però abbassarne le performance".

Una strategia efficace di riduzione, spiega la società, "si basa infatti fondamentalmente su tre soluzioni da quelle più tattiche a quelle più strategiche: utilizzare un numero inferiore di impression, che siano però di maggiore impatto raggiungendo gli stessi KPI di campagna, bilanciare al meglio le performance con la riduzione di CO2, così come implementare dei KPI di campagna ‘carbon-adjusted’ in modo che vi sia un calcolo del ‘carbon-adjusted CP’ che tenga conto del costo per ogni grammo di CO2 prodotto (es. caCPM =CPM + emitted g of CO2 by 1000 campaign impressions * cost of 1g of CO2)."

"La posizione strategica di Scibids – prosegue la società –, grazie alla propria vision fondata sulla logica del BYOA - bring your own algorithm - permette la creazione di algoritmi custom, in modo semplice e personalizzabile ed in modalità agnostica sulla maggior parte delle DSP, creando così un perfetto bilanciamento tra performance e ottimizzazione e garantendo riduzione della CO2 anche del 50%."

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