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19/05/2022
di Teresa Nappi

Linkontro: Largo Consumo a +1,6% nei 4 mesi. Inflazione e scenario geopolitico influenzano le previsioni sull'anno

La visione di NielsenIQ prospetta una primavera in linea con il primo trimestre, un trend positivo in estate, un autunno segnato dalla perdita di potere d’acquisto per le famiglie e una fine dell'anno complessa e incerta

Luca De Nard, AD di NielsenIQ Italia, in un momento della conferenza stampa de Linkontro 2022

Luca De Nard, AD di NielsenIQ Italia, in un momento della conferenza stampa de Linkontro 2022

Come cambiano le abitudini di acquisto delle famiglie italiane e gli scenari di consumo nella grande distribuzione a fronte di una pressione inflattiva importante e dell’attuale scenario geopolitico? A questo risponde una ricerca presentata da NielsenIQ in apertura dei lavori de Linkontro 2022, evento dedicato alla community del largo consumo che quest’anno ritorna al Forte Village di Santa Margherita di Pula.

A fronte di un’inflazione teorica (ovvero con stesso paniere e stessi volumi) che nel Largo Consumo Confezionato al momento si attesta intorno al +4,8%, ma che le previsioni stimano potrebbe arrivare oltre i 6 punti, e al rallentamento della crescita economica dovuto all’attuale scenario geopolitico, i trend positivi del settore registrati nel biennio della piena pandemia hanno subito una scossa.

La combinazione di questi eventi, definita da Luca De Nard, Amministratore Delegato di NielsenIQ Italia, «la tempesta perfetta, in cui tutti questi elementi di crisi si palesano insieme nello stesso momento», sta creando un panorama del tutto nuovo per il settore della grande distribuzione in Italia, che avrà un impatto profondo sui comportamenti e le abitudini d’acquisto degli italiani e delineerà nuovi scenari di consumo.


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Nello specifico, le variazioni reali dei prezzi raggiungono una quota del 2,6%, mostrando un cambiamento dei comportamenti dei consumatori italiani, i quali rivedono il mix di prodotti nel loro carrello. Inoltre, la riduzione dei volumi legati all’elasticità ai prezzi sarà di circa il 2,5%.

Dall’analisi effettuata da NielsenIQ si evince, dunque, che i consumatori stanno iniziando a mettere in pratica delle strategie di risparmio, che compensano gli effetti al rialzo dei prezzi causati dall’inflazione, cambiando il mix di prodotti nel carrello e facendo più attenzione a selezionare i prezzi più bassi. Questa tendenza fa emergere una polarizzazione delle fasce di consumatori: una parte delle famiglie sarà costretta a modificare maggiormente i propri stili di consumo perché vedrà diminuire ulteriormente il proprio potere di acquisto.

Intanto, il quadro che emerge nel primo quadrimestre del 2022 sul 2021 mostra un andamento diverso rispetto a quelle che erano le prospettive di mercato. Infatti, i dati del primo trimestre per il Largo Consumo Confezionato hanno registrato uno stabile declino fino al mese di marzo. Tuttavia, grazie anche al contributo positivo della Pasqua (aprile segna +8%) la crescita del Largo Consumo Confezionato è stata di oltre 1 punto nei primi quattro mesi del 2022, attestandosi nello specifico al +1,6%.

Le performance dei canali di vendita

L’alterazione delle dinamiche competitive in atto differenzia, quindi, la performance dei canali di vendita.

Stando ai dati del 2019 di NielsenIQ rispetto all’anno corrente, l’E-commerce nel Q1 ha un valore di 2,6 diversamente dalla quota (0,9) registrata nel 2019, mentre i Discount raggiungono attualmente quasi il 20% del valore guadagnando 1 punto rispetto al 2019. Resta solida la categoria dei Supermercati che tra il 2019 e il 2022 non ha riscontrato variazioni e registra oggi un valore del 38,3%.

L’offerta MDD premium si conferma leader di crescita

Intanto, crescono le vendite delle private label che seguono l’evoluzione della domanda. I distributori stanno vedendo crescite importanti dei volumi di ricavi dalle loro marche e, in alcuni casi, rispondono rafforzando ulteriormente le tipologie di prodotti a marchio, aumentando la linea di prodotti a scaffale soprattutto nella fascia premium.


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Le prospettive future

Secondo NielsenIQ, quindi, all’interno dell’attuale contesto di mercato, particolarmente gravato dall’aumento dei prezzi, l’inflazione sta diventando un elemento strutturale e avrà impatti a lungo termine. L’effetto congiunto della recessione e dell’inflazione, combinato con l’incertezza legata all’evoluzione della pandemia e alla guerra, rende ipotetiche le tendenze del mercato della grande distribuzione poiché ha un andamento anticiclico.

Le variazioni anche più piccole possono avere un impatto significativo. Proprio a causa dell’imprevedibilità dello scenario, NielsenIQ preannuncia un autunno “caldo” con una perdita del potere d’acquisto per le famiglie italiane e una fine dell’anno davvero incerta.

«In uno scenario tanto complesso quanto drammatico, le diverse realtà operanti nel settore del largo consumo, come retailer e manufacturer, devono collaborare per poter delineare delle linee guida e delle strategie da seguire. Fare network e indirizzare gli sforzi congiunti del mercato e del governo è quanto mai fondamentale per supportare consumi sempre più polarizzati e consumatori meno fidelizzati, in cerca del prezzo più vantaggioso per attutire il colpo», commenta ancora Luca De Nard, Amministratore Delegato di NielsenIQ Italia.


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«Non solo: in questo momento i consumatori hanno bisogno di sentire vicini i brand. Anche per questo, comunicare e renderli partecipi delle risposte che le aziende del settore sono pronte a dare diventa una necessità fondamentale e una leva strategica importante in uno scenario competitivo così forte. Inoltre, diventa sempre più importante in questo contesto ragionare in termini di comunicazione geolocalizzata e puntuale per i retail, al fine di raggiungere in modo più preciso il consumatore presentando l’offerta reale del proprio punto di vendita», conclude il manager.

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