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31/08/2023
di Caterina Varpi

Streaming: personalizzazione e migliore esperienza utente per coinvolgere il pubblico

Lo rivela lo studio State of Play di Nielsen

Foto di Glenn Carstens-Peters su Unsplash

Foto di Glenn Carstens-Peters su Unsplash

Un migliore livello di personalizzazione ed esperienza degli spettatori apre nuove opportunità per gli utenti dei servizi di streaming in un contesto di sovrabbondanza di scelta di programmi e piattaforme: è quello che evidenzia un nuovo studio di Nielsen, State of Play. Il rapporto illustra le nuove scoperte sul panorama dello streaming video in rapida evoluzione, evidenziando i dati e le analisi di Gracenote, la business unit di Nielsen dedicata alle soluzioni per i contenuti. Il report mette in luce il crescente numero di titoli, di programmi e di servizi di streaming video, nonché le sfide che questo comporta per gli spettatori, che attualmente impiegano 10,5 minuti a sessione per decidere cosa guardare.


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Secondo l'analisi dei dati di Gracenote, a luglio 2021, la scelta di contenuti a disposizione degli spettatori era pari a 1,9 milioni di titoli video negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada, Messico e Germania. Questo numero è salito a 2,7 milioni di titoli a giugno 2023. Del totale, ben l'86,7% era disponibile sui servizi di streaming. Ad aggravare la complessità, molti programmi popolari appaiono in più cataloghi di streaming, evidenziando una svolta del settore che passa dall'esclusività dei contenuti a una distribuzione più ampia, al fine di una migliore monetizzazione.

L'analisi di Gracenote ha rilevato, inoltre, che il pubblico ha ora a disposizione quasi 40.000 canali Fast individuali, fornitori di streaming e aggregatori tra cui scegliere. Per contestualizzare meglio tali risultati, è bene notare che, in base ai nuovi dati Nielsen di The Gauge, lo streaming ha rappresentato il 38,7% dell'utilizzo totale della TV nel mese di luglio, un nuovo record. Contemporaneamente, la visione della TV tradizionale via cavo e via etere è scesa per la prima volta sotto il 50%.

Ma la vastità dei contenuti disponibili e la proliferazione delle scelte di streaming hanno complicato la situazione per gli spettatori. Stando al rapporto, laddove i consumatori non sono riusciti a trovare qualcosa di interessante da guardare, uno su cinque ha abbandonato la sessione per dedicarsi a un'altra attività.

Il segreto per coinvolgere il pubblico consiste in una maggiore personalizzazione e una migliore esperienza utente. Chi sfrutta i metadati dei contenuti e gli ID connessi per offrire una programmazione più interessante e una pubblicità più pertinente agli spettatori giusti attraverso il merchandising, la curation e la scienza dei dati, può ottenere un vantaggio competitivo.

“Come nell'epoca della televisione tradizionale, i contenuti sono la linfa vitale dell'ecosistema digitale e dello streaming”, ha dichiarato Filiz Bahmanpour, Vicepresidente del settore Product di Gracenote. “Quindi, una chiara comprensione dei contenuti (dove sono disponibili, di cosa parlano e a chi si rivolgono) è più che mai fondamentale.”

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