08/07/2022
di Alessandra La Rosa

Privacy e Usabilità nei settori Energy e Pharma: quanto sono attente le imprese italiane? Lo studio di ByTek

La società del Gruppo Datrix ha raccolto dati relativi a diversi aspetti della presenza digitale delle aziende dei due settori, evidenziando risultati poco incoraggianti

Quanto sono attente le aziende italiane del settore Energy e Pharma alla conformità alle normative sulla privacy e all’usabilità dei siti? ByTek, la martech company del gruppo Datrix, ha provato a rispondere alla domanda in un suo nuovo report.

La società ha rinnovato la collaborazione con l’Istituto Tecnico Economico “Paolo Savi” di Viterbo per i Percorsi per le Competenze Trasversali ed Orientamento (PCTO, ex Alternanza Scuola Lavoro). Per il secondo anno consecutivo, la scuola ha coinvolto i propri studenti nel percorso di marketing digitale proposto dal gruppo tecnologico Datrix, in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia, Dipartimento di Economia, Ingegneria Società e Impresa.

Obiettivo del progetto era analizzare il grado di digitalizzazione delle imprese di due comparti specifici come aziende del Pharma e Utility del mondo Luce&Gas, dal punto di vista del rispetto della conformità alle principali normative sulla privacy e dell’usabilità dei siti web proprietari secondo gli standard Google. La mappatura ha riguardato circa 300 aziende italiane dei settori Pharma e Energy.


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L’indagine condotta dai 70 studenti, coordinati nel progetto da Cristina Coscia, Sales Analyst di ByTek, ha raccolto dati puntuali relativi a diversi aspetti della presenza digitale delle aziende e ha evidenziato risultati purtroppo non incoraggianti. Ecco le principali evidenze (la ricerca completa è scaricabile a questo link): 

  • il 56% dei siti del Pharma e ben il 67% dei siti del mondo Energy non rispetta alcuni aspetti specifici legati al trattamento dei dati degli utenti e alla trasparenza dei consensi;
  • il 12% dei siti del Pharma e il 17% di quelli luce&gas non presenta il banner per l'accettazione dei cookie;
  • in tema di mobile responsiveness, mediamente il 23% delle property digitali indagate di entrambe le industry non è adeguatamente responsiva;
  • anche sui Core Web Vitals le prestazioni non sono eccelse, ad esempio sul parametro Largest Contentful Paint, che definisce la velocità di caricamento del principale contenuto di una pagina web, il 60% delle utilities e il 44% dei siti pharma hanno un punteggio valutato da Google stesso come “pessimo”.

Da quanto emerge dal report di ByTek, la risposta alla domanda se i siti delle imprese italiane sono compliant in tema di privacy e usability non è positiva. Le aziende dell’Energia hanno uno score Owned Channels & Data leggermente migliore di quello del settore farmaceutico, ma entrambi i comparti hanno un livello di score pari a 4 su un massimo di 10, quindi una valutazione non certo eccelsa.

“Si tratta di una questione di mentalità e di competenze digitali, più che di budget – commenta Valentina Tortolini, Responsabile di Prodotto di ByTek e coordinatrice del team che ha elaborato i dati della ricerca –: è importante che  le imprese  comprendano che adattarsi alle normative sulla privacy non è un’opzione ma un obbligo, e che dunque è fondamentale mettersi al passo il prima possibile, onde evitare sanzioni e danni d’immagine. In secondo luogo, deve essere chiaro che l’esperienza dell’utente è una condizione oramai imprescindibile per avere una presenza online efficace. Aspetti come la velocità di caricamento, la responsiveness e la fruibilità delle risorse web non sono delle caratteristiche accessorie di un sito e la loro ottimizzazione è basilare per garantire all’utente la migliore esperienza possibile. In ByTek lavoriamo con strumenti martech per analizzare e migliorare la presenza online dei nostri clienti”.

Tra le altre iniziative di ByTek e del gruppo Datrix che vanno nella direzione di supportare la formazione e la divulgazione dei temi digitali ci sono le collaborazioni con l’Università della Tuscia, il WMF (We Make Future), Talent Garden, l’Università degli Studi di Genova, Learnn e diversi eventi che vedranno intrecciarsi cultura, intelligenza artificiale e umana, machine learning e territorio.

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